Giornata mondiale dell’Africa, in Ghana, c’è chi non parla più per il male dell’abbandono. Prosper ha solo 12 anni.

Adozione a Distanza in Africa. Bambini ed adolescenti ai quali la vita ha rubato l’infanzia e rischia di portargli via anche la speranza in un futuro possibile. E’ questa la storia di Prosper uno dei 100 milioni di bambini e adolescenti africani che vivono ogni giorno, anche oggi nella Giornata Mondiale dell’Africa (25 maggio),  l’abbandono.

L’Africa è il continente da cui l’umanità ha mosso i primi passi. Una terra dalle straordinarie risorse e potenzialità, ma anche sempre più trascurata e dimenticata come lo sono i 100 milioni di bambini africani che hanno perso i genitori a causa di guerre, disastri naturali, siccità, carestia e malattie.

E’ questa la storia che accumuna tanti bambini, bambine ed adolescenti ai quali è stata negata l’infanzia. E’ questa la storia di Prosper al quale la vita ha già tolto l’infanzia e potrebbe portar via anche la speranza nel futuro.

Prosper Giornata mondiale dell’AfricaIn Ghana c’era un bambino che aveva smesso di parlare. Aveva un mondo nella testa e non sapeva come descriverlo. Nessuno sapeva cosa volesse dire il piccolo Prosper; forse aveva troppi pensieri e preferiva tenerli dentro di sé. Non voleva rispondere alle domande, guardava il cielo senza parlare e tutti si chiedevano in cosa riponesse la sua speranza.

Ma perché non parlava più?
Non aveva imparato a raccontare le sue paure, il piccolo Prosper, allora aveva cominciato a conservare tutto dentro di sé: a papà non poteva dirle, perché lo aveva lasciato orfano, e mamma lo aveva lasciato… e basta.

Prosper era un bambino malnutrito che con il silenzio esprimeva il suo dolore. Dopo varie visite mediche, i motivi del suo silenzio presero forma nella voce del medico: c’era un ritardo nel suo sviluppo, amputabile allo stato di intossicazione alcolica precoce mentre era nel grembo materno.

Dal 2011, Prosper vive in istituto e, ricevendo cure e attenzioni dei volontari, ha recuperato fisicamente, ha cominciato ad aprirsi e sta riacquistando fiducia nelle altre persone. Prosper ha quindi cominciato a dire qualche parolina, uscendo lentamente dal forte stato di malnutrizione e riacquistando le sue forze.
Attualmente va a scuola, all’Ayenyah Primary School e frequenta la prima elementare.
Al filo di voce che Prosper ha deciso di lasciar ascoltare, se ne potrà aggiungere una più forte in grado di guidarlo in un percorso di riabilitazione di cui necessita: la voce di un sostenitore che possa cambiargli le prospettive e restituirgli la dignità della vita.

Grazie al Family Support Services, progetto sostenuto da Amici dei Bambini, si contrasta l’emergenza abbandono minorile: con il reinserimento familiare,  Prosper avrà la possibilità di crescere in un ambiente protetto e sicuro. Inoltre, avrà accesso a tutti i beni necessari per la sua sopravvivenza, dalla sanità  all’istruzione primaria e secondaria: con l’Adozione a Distanza, a Prosper potrà essere restituita una vita oltre che una voce.
La tua potrà essere una voce che vale una vita, la sua potrà essere una vita con una voce.

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