Siria. 200 bombardamenti in tre giorni. E la Turchia può entrare in scena. Non lasciamoli soli

Dopo nove lunghi anni quello siriano rischia di diventare un conflitto dimenticato. Ai.Bi. è in prima linea per supportare la popolazione locale

200 bombardamenti in tre giorni, con 700mila rifugiati che si ritrovano di nuovo in fuga, 100 morti in due settimane. Sono i numeri degli ultimi attacchi a Idlib, nella parte più calda del conflitto siriano. Un conflitto che dura ormai da nove lunghissimi anni.

La lotta tra l’esercito regolare siriano e le milizie di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), locali detentori del marchio Al Qaeda prosegue incessante, con tre milioni di civili purtroppo sulla prima linea.

“Chi può – scrive il Corriere della Sera scappa. Chi ce l’ha, vende anche l’armadio per pagarsi un passaggio verso nord. È l’inviato speciale americano per la Siria James Jeffrey a denunciare i duecento attacchi in tre giorni. Il presidente turco Erdogan minaccia un intervento diretto contro i soldati di Assad ‘per salvare la popolazione’. Sia Washington che Ankara sono tra gli attori della tragedia siriana, che fin dall’inizio ha devastato i civili, causando mezzo milioni di morti. Accade spesso: quando il mondo guarda altrove (per esempio mentre impazza la febbre da coronavirus), i conflitti accelerano. E accelerano tanto più quanto i vincitori sentono l’odore della vittoria finale. Sono i momenti peggiori (e più dimenticati) di una guerra. Per ospedali e panetterie, i feriti e gli scampati, chi cura e chi scappa”.

Gli attacchi aerei hanno colpito la popolazione civile, hanno riportato la Nazioni Unite. In uno degli ultimi raid, 11 civili sono stati uccisi nei pressi di una panetteria e di una clinica nella città di Ariha.

Mercoledì i soldati hanno catturato la città strategica di Maarat al-Numan, che si trova a cavallo di un’autostrada che collega la capitale Damasco con Aleppo. Ora i soldati si sono spinti più a nord, verso Ariha e Saraqeb.

Mentre impazza l’inferno, Ai.Bi. – Amici dei Bambini è tra le organizzazioni in prima linea. Insieme al partner locale Kid’s Paradise, Ai.Bi. ha garantito e garantisce il pane a migliaia di famiglie grazie a un progetto di sicurezza alimentare.

Anche tu puoi dare una mano. Con il Sostegno a Distanza puoi aiutare Amici dei Bambini ad alleviare le sofferenze delle famiglie strette nella morsa di un conflitto devastante. Non lasciarli soli.