#Continuiamodaibambini. La nuova campagna di Ai.Bi. per le vittime invisibili della pandemia

Bambini e adolescenti di tutto il mondo sono vittime di una condizione di impoverimento relazionale, educativo, sanitario e famigliare. Il presidente Marco Griffini: “La situazione richiedeva un impegno ulteriore. I bambini sono il futuro di cui abbiamo bisogno”

Si chiama “#Continuiamodaibambini. L’accoglienza non si ferma” ed è la nuova campagna di raccolta fondi di Ai.Bi., organizzazione nata oltre trent’anni fa da un movimento di famiglie adottive e affidatarie, a sostegno delle vittime invisibili della pandemia di Coronavirus: i bambini appunto. Sono infatti milioni, nel mondo e in Italia, i bimbi e gli adolescenti che, in questa emergenza sanitaria, hanno subito un graduale impoverimento relazionale, educativo, sanitario e familiare, con traumi nel medio e lungo periodo. I più piccoli, a causa delle necessarie misure restrittive per il contenimento dei contagi, hanno dovuto interrompere le normali attività e affrontare un lungo periodo di isolamento e solitudine. Il Covid-19 li ha privati delle amicizie, dello sport, della scuola, dei locali di aggregazione. In una parola: della loro vita.

Ai.Bi. – Amici dei Bambini, che opera con 20 sedi regionali in Italia e in 34 Paesi del mondo (a cui si sono recentemente aggiunte le autorizzazioni per attività in Libia e Tunisia), è rimasta al loro fianco, grazie alla precedente campagna “Emergenza Coronavirus. L’#Accoglienzanonsiferma”, e vicina ai più fragili: minori privi di ogni sostegno familiare, accolti soli o insieme alle loro madri nelle nostre comunità di accoglienza in Italia, abbandonati negli istituti africani e sudamericani o sfollati, insieme ai familiari sopravvissuti alla guerra, a nord della Siria. Con questa nuova campagna l’intenzione è ora quella di prevenire e contrastare la povertà relazionale, educativa e materiale di bambini e adolescenti più a rischio e supportare le famiglie che, non potendo contare su servizi di sostegno, si sono ritrovate a fronteggiare da sole l’isolamento e le sue conseguenze.

Vittime invisibili della pandemia: i bambini. Come aiutarli?

Come? Mantenendo aperte in Italia le porte dei Centri Servizi alla Famiglia “Pan Di Zucchero” per offrire gratuitamente spazi di socializzazione, supporto psicologico ed educativo a quanti rischiano di rimanere indietro e sostegno materiale alle famiglie che si sono ritrovate improvvisamente senza reddito; Garantendo l’accoglienza nelle comunità e alloggi a Milano, Brescia e Cremona agli adolescenti senza riferimenti familiari e ai bambini che hanno bisogno di un luogo sicuro dove crescere insieme alle loro mamme; Assicurando continuità agli interventi umanitari negli istituti dell’Est Europa, Africa e Sud America e nei campi sfollati della Siria, per garantire loro: cibo, acqua, cure mediche, il diritto allo studio e a un’infanzia, quasi sempre negata.

Per il lancio della campagna è stato inoltre realizzato un apposito ed emozionante video promozionale “che riassume con le immagini le sfide affrontate da tutti noi nei momenti più difficili degli ultimi mesi. Per vivere abbiamo scoperto nuove abilità. Abilità che i bambini e le famiglie più fragili e in difficoltà inventano ogni giorno per poter sopravvivere“. Il video è stato realizzato gratuitamente dall’agenzia ComUnica – Media Content Creator che scesa in campo al fianco dei bambini più fragili entra, così, ufficialmente a far parte della grande famiglia di Ai.Bi.

Vittime invisibili della pandemia. I bambini e un tessuto sociale sfilacciato

“Il Coronavirus – commenta il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffiniha ulteriormente contribuito a sfilacciare un tessuto sociale che, a livello mondiale, era già fortemente provato da crescenti disuguaglianze, solitudine e isolamento. Le vittime principali di questa situazione sono sempre e comunque i bambini. Bambini che, nell’ambito delle misure di contenimento adottate dai vari governi della Terra, sono finiti in fondo alla lista delle priorità. Lo abbiamo visto anche nel nostro Paese, dove hanno riaperto praticamente tutte le attività, tranne le scuole. Questa situazione richiede un impegno ulteriore, da parte nostra, al loro fianco. Perché i bambini sono il futuro di cui abbiamo bisogno”.

Diverse sono le modalità per poter contribuire. Alcuni esempi? Con 25 euro è possibile garantire uno spazio di supporto psicologico a un bambino o adolescente che si porta dietro il trauma dell’isolamento; con 50 euro si può donare un kit igienico e beni di prima necessità per un mese a una famiglia siriana di sei persone nei campi sfollati di Idlib; con 75 euro si può assicurare una settimana di supporto scolastico e attività di socializzazione ai bambini e adolescenti dei Pan di Zucchero di Ai.Bi.; con 100 euro si può offrire una social card a una famiglia in Italia che ha perso il lavoro per contribuire alle loro spese quotidiane.

Per informazioni: https://www.aibi.it/ita/continuiamo-dai-bambini/

Guarda il video ufficiale della campagna: