Kenya. La storia di Mex: da bambino di strada nella discarica di Dandora a giovane studente di elettronica 

Orfano, malato di HIV e vittima della povertà estrema, Mex è riuscito a riscattarsi grazie al progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio”, che gli ha restituito dignità, istruzione e speranza

Orfano di entrambi i genitori, scomparsi a causa dell’HIV, Mex è cresciuto in una famiglia numerosa con dieci fratelli e sorelle, vivendo in condizioni di estrema povertà. Purtroppo anche lui ha contratto il virus, aggravando ulteriormente una situazione già molto fragile.

Trovare rifugio in una discarica

Dopo la morte dei genitori, Mex è stato accolto da una delle sorelle maggiori, che viveva a Korogocho, uno dei quartieri più poveri e degradati di Nairobi. Tuttavia, la precarietà lavorativa della sorella rendeva difficile provvedere al sostentamento quotidiano della famiglia allargata. In questo clima di disperazione, Mex ha trovato rifugio nella discarica di Dandora, sopravvivendo tra rifiuti e cadendo nell’abuso di sostanze come colla e alcol.

Il percorso di riabilitazione

La svolta è arrivata grazie all’intervento degli operatori del Kwetu Home Peace, uno degli orfanotrofi con i quali Ai.Bi. Amici dei Bambini collabora in Kenya, che hanno accolto Mex in un percorso di riabilitazione e recupero. Successivamente, attraverso il progetto Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio, Mex ha potuto completare la scuola primaria e, nonostante le numerose difficoltà, ha proseguito negli studi.
Per proteggerlo ulteriormente, è stato inserito in una boarding school: un ambiente sicuro dove ricevere cure mediche adeguate, pasti regolari e, soprattutto, continuare a seguire la terapia con farmaci ARV, fondamentale per la sua salute.
Oggi Mex ha venti anni e sta frequentando un corso di formazione professionale in elettronica, un settore che lo appassiona e che gli offre prospettive concrete per il futuro. Determinato e fiducioso, sta costruendo passo dopo passo una nuova vita, puntando a diventare presto autosufficiente.

Come aiutare i bambini abbandonati degli orfanotrofi in Kenya?

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