Accesso delle ONG al processo della deistituzionalizzazione

E’quanto ha assicuraro il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Valentina Simeonova, che ha preso parte all’incontro di lavoro oprganizzato dalle fondazioni Cedar e Lumos e dalla Rete Nazionale per i Bambini.
L’intervento del Vice Ministro ha avuto luogo in risposta alle critiche espresse da Georgi Bogdanov della Rete Nazionale per i Bambini, che ha affermato che le Ong, nonostante siano partecipanti attive di questa trasformazione, sono del tutto escluse dal processo di deistituzionalizzazione.
Il Viceministro non ha però fissato termini e impegni concreti.
Attualmente 81 Comuni in Bulgaria implementano programmi per il reintegro nella comunità dei minori degli istituti specializzati – 78 sono progetti del Programma operativo “Sviluppo regionale”. Per quanto riguarda gli istituti per i minori con disabilita’, sono attivi 8 progetti. Nel Paese sono state formate 83 equipe che assistono e formano i candidati genitori affidatari.
Il Vice Ministro Simeonova ha riportato queste informazioni durante la presentazione della politica statale nel settore sociale. Ha commentato che l’attività più importante fino a questo momento è stata l’approvazione di una strategia chiara riguardo al processo della deistituzionalizzazione e il piano di lavoro la cui implementazione sarebbe gia’ iniziata.
Uno degli ostacoli più seri da superare, secondo la Simeonova, è il sistema conservativo e lo scetticismo di gran parte degli specialisti che lavorano nel settore. Il Viceministro ha affermato che e’ necessario modificare i regolamenti per l’assistenza sociale e del finanziamento dei servizi sociali.
„Noi abbiamo l’ambizione di rendere stabile ed irreversibile il processo della deistituzionalizzazione così che anche i governi possano continuarlo“, ha sottolineato V.Simeonova.
Il Vice Ministro ha riportato alcuni dati riguardanti l’affido:
Nel 2009, 112 minori sono stati sistenati presso famiglie affidatarie. Nel 2011 sono stati 391. Solo alla fine di maggo 2012 le richieste di affido sono 152, indice di una tendenza stabile. Sta diminuendo anche il numero dei bambini istituzionalizzati fino a 3 anni. Sta diminuendo inoltre il numero dei bambini negli istituti per bambini con disabilita’. La tendenza di diminuzione delle istituzionalizzazioni si nota anche per quanto riguarda gli istituti per minori privi di cure genitoriali di eta’ compresa tra i 3 e i 18 anni.
Il Vice Ministro Simeonova ha sottolineato che per implementare un processo di deistituzionalizzazione efficace, sono necessarie le infrastrutture necessarie.
Il Sig. Silvio Grieco, Consigliere della Fondazione Lumos, ha fatto appello affinche’ si utilizzino i fondi strutturali dell’UE nel processo della deistituzionalizzazione. Una tale opportunità c’è, e’ infatti prevista nel programma per il periodo 2014–2020. Il finanziamento può essere effettuato tramite il Fondo Sociale Europeo e tramite i programmi per lo Sviluppo Regionale e delle Regioni Rurali. Ciò è possibile per la Bulgaria dove la maggior parte degli istituti si trovano in zone rurali, lontano dai grandi centri abitati.
E’ stato sottolineato che non bisogna utilizzare i fondi strutturali per rinnovare gli istituti esistenti. La deistituzionalizzazione non significa trasferire i bambini dagli istituti in strutture alternative, ma creare delle condizioni adatte nella comunità affinchè possano condurre una vita normale. Il concetto dell'”istituto” non significa il numero degli ospiti che lo abitano e non riguarda unicamente la struttura stessa e la sua collocazione. E’ importante che i servizi erogati non siano istituzionali, cioè che non ci sia isolamento e forzature, depersonalizzazione, regole e procedure svuotate di senso, controllo limitato, che le priorità siano quelle delle persona e non dell’organizzazione, l’osservanza dei diritti dell’uomo.
E’ molto importante lavorare con la comunità stessa che spesso ha delle riserve nei confronti dei bambini e delle persone con disabilita’. Il processo della deistituzionlizzaazione deve obbligatoriamente essere graduale e ben organizzato. La creazione di servizi nella comunità deve seguire la logica dell’integrazione e il suo effetto dovrà essere esaminato ed analizzato.
Si sta elaborando un manuale comprendente le istruzioni per l’utilizzo dei fondi strutturali per il periodo di transizione dalle cure istituzionali ai servizi adeguati nella comunità.
Sarà un manuale molto utile per le Autorità locali e statali sia in Bulgaria che negli altri Paesi dell’UE dove sarà divulgato.

Fonte: inews.bg