Adozione internazionale. Sostegno alle famiglie italiane in attesa di minori da Bielorussia e Cina

Il  ministro Tajani risponde all’interrogazione sullo stato delle adozioni internazionali per le coppie italiane in attesa di accogliere nella propria famiglia minori provenienti dai paesi di Bielorrussia e Cina

Mercoledì 3 maggio, i deputati di Noi Moderati (Lupi, Bicchielli, Brambilla, Cavo, Cesa, Colucci, Pisano, Romano, Semenzato e Tirelli) hanno presentato un interrogazione a proposito delle adozioni internazionali, con particolare attenzione sulla situazione critica in Cina e in Bielorussia.
“Non desisteremo nel farci portatori delle attese delle famiglie italiane” ha risposto Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.

Il calo di adozioni internazionali

Durante il Question Time all’interrogazione sullo stato delle adozioni internazionali, l’onorevole Ilaria Cavo di Noi Moderati ha sottolineato che “a fronte di 742 minori entrati in Italia per adozione nel 2020, se ne sono registrati 705 nel 2022”.
Questo calo è stato sicuramente determinato dalla pandemia, ma ci sono paesi che ancora oggi presentano criticità: in particolare, Cina e Bielorussia presentano il maggior numero di procedure in attesa di risoluzione.

Le situazioni per le adozioni in Cina

Per quanto riguarda la situazione in Cina, dove le adozioni sono bloccate dallo scoppio della pandemia, Tajani ha ribadito che “fin dal primo momento, insieme al Ministero per la Famiglia e alla Commissione per le adozioni internazionali, abbiamo lavorato incessantemente con il centro cinese per il benessere e le adozioni dei bambini, in un primo momento per richiedere il rilascio dei visti speciali in favore delle famiglie già abbinate, quando il rilascio dei visti turistici era sospeso.”
Dopo l’apertura alla mobilità internazionale da parte della Cina, l’Italia ha chiesto con più forza la definizione delle procedure adottive e non ancora concluse, a partire da quelle in fase più avanzata.
Anche i diplomatici italiano stanno lavorando nelle numerose interlocuzioni a livello tecnico con le controparti cinesi. Una richiesta che viene portata avanti con i principali Paesi europei.

Le adozioni in Bielorussia

Da tre anni la Bielorussia rifiuta di esaminare la lista di minori abbinati alle famiglie italiane, inviata dalla commissione adozioni italiana per questioni burocratiche.
“Il protocollo prescrive che la lista debba essere inviata con una lettera – cito testualmente – indirizzata al Presidente della Repubblica di Bielorussia, firmata dai vertici della Repubblica italiana” ha affermato Tajani.
“Rispetto a quando è stato concluso l’accordo, occorre inoltre considerare che il Ministro per la Famiglia è oggi presidente della Commissione per le adozioni internazionali e, quindi, massima autorità in tema di adozioni internazionali, delegata dal Presidente del Consiglio. Nonostante questi chiarimenti, la controparte bielorussa mantiene una posizione di ferma contrarietà a procedere. Stiamo, quindi, lavorando per rivedere il protocollo bilaterale sulle adozioni, in modo da prevedere esplicitamente che la lettera di garanzia possa essere indirizzata anche a una persona diversa dal Presidente della Repubblica di Bielorussia”.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it