Adozione internazionale. Finalmente in vigore la legge che dovrebbe accelerare i processi adottivi in Bolivia

Ridotta a un mese la convivenza preadottiva delle coppie, taglio ai tempi burocratici, istituito Registro unico nazionale dei minori adottabili

A partire dal 5 agosto è entrato in vigore in Bolivia il Decreto Supremo 3960 del 26 giugno 2019 che regolamenta, tra le altre cose, le procedure di adozione internazionale. Il dispositivo segue l’approvazione nell’aprile 2019 della specifica legge volta a riformare il Codice della Bambina, del Bambino e dell’Adolescente del Paese andino, con l’obiettivo primario di accelerare i processi di adozione, di renderli meno burocratici e più funzionali.

Tra le principali novità entrate ufficialmente in vigore ve ne sono di interessanti: il periodo massimo di convivenza pre-adottiva che la coppia deve effettuare in Bolivia è stato ridotto da due mesi a un mese; il tempo che intercorre dal deposito della domanda di adozione al giudice fino alla sentenza non potrà essere superiore a tre mesi. Precedentemente il termine era di quattro mesi; l’omologazione dei certificati medici delle coppie non sarà più effettuata dai SeDeGeS (Servicios Departamental De Gestione Social) bensì dall’equipe dell’Autorità Centrale. Anche questo dovrebbe portare ad una riduzione dei tempi; viene istituito un registro unico per l’adozione nazionale e internazionale (presso il Tribunale Supremo di Giustizia) con l’elenco dei minori in stato di adottabilità; come accadeva in passato (prima della ripresa delle adozioni nel 2015), responsabili degli abbinamenti torneranno ad essere i giudici in materia di infanzia e adolescenza. L’abbinamento tornerà ad essere “giudiziario” e non più “amministrativo”; si riducono i termini per definire lo stato giuridico di un minore istituzionalizzato.

L’augurio ovviamente è che le disposizioni siano effettivamente rispettate dalle autorità locali, per avere finalmente un nuovo slancio delle adozioni internazionali in Bolivia. Secondo stime dell’UNICEF, infatti, sono più di 8mila i bambini fuori famiglia con una situazione legale non definita. Bambini che, peraltro, rischiano di rimanere vittime dello sfruttamento minorile.

Dopo la riapertura alle adozioni internazionali della Bolivia, dal 2016 sono state depositate le prime pratiche e, nonostante la lentezza delle procedure, già ad oggi diverse coppie sono riuscite a portare in Italia i loro bambini. Ai.Bi. – Amici dei Bambini è ente accreditato ad operare nel Paese sudamericano. Chi fosse interessato a saperne di più sulla adozione internazionale in Bolivia, potrà trovare tutte le informazioni sul sito dell’organizzazione.