Adozioni Internazionali. Cina: incontro CCCWA e Ai.Bi..

fotocina350Pechino, 09.05.2013.
“Rispetto agli altri Paesi, abbiamo iniziato da poco tempo la collaborazione con l’Italia, ma in questo breve periodo, il vostro Paese è diventato il secondo, fra quelli europei, per importanza e significatività in merito ai risultati raggiunti, sia nell’ambito dell’adozione internazionale che in quello della cooperazione con il CCCWA”. Con queste parole Zhang Shifeng, Direttore del CCCWA (China Center for Children’s Welfare and Adoption), autorità centrale per le adozioni internazionali della Repubblica Popolare Cinese, ha aperto l’incontro con la delegazione di Ai.Bi., guidata dal Presidente Marco Griffini e dal vice presidente Giuseppe Salomoni e assistiti da Davide Giglio, Capo missione dell’Ambasciata Italiana a Pechino, e Nikola Jovanovic, Primo Segretario dell’Ufficio Economico-Commerciale della stessa.

In effetti, l’Italia grazie agli intensi scambi di collaborazione fra le due Autorità Centrali, e grazie all’efficacia operativa degli enti autorizzati italiani accreditati in Cina, si è saputa imporre in pochi anni all’attenzione delle autorità cinesi per la qualità e la portata non solo delle attività legate all’adozione internazionale (che di anno in anno stanno crescendo) ma anche per gli interventi di cooperazione promossi dagli enti, a favore dei minori cinesi in difficoltà.

In particolar modo, il Direttore del CCCWA, Zhang Shifeng, ha voluto sottolineare i brillanti risultati conseguiti da Ai.Bi. in poco più di un anno di lavoro nella provincia dello Shaanxi, città di Xi’an. , con l’apertura di un centro di accoglienza e di recupero per i bambini cerebrolesi abbandonati. Ha invitato poi l’associazione italiana a riprodurre questo progetto (che ricordiamo essere gestito in collaborazione con la ong OVCI – La Nostra Famiglia) anche in altre città della provincia dello Xi’an, in modo che possa costituire un modello pilota, replicabile in diversi istituti della Cina.

Zhang Shifeng ha, inoltre, voluto ringraziare le famiglie italiane per l’accoglienza che, con tanto entusiasmo, rivolgono ai loro bambini abbandonati, e si è complimentato, anche in questo caso, per i risultati ottenuti.

Si rammenta che l’Italia ha iniziato la collaborazione con la Cina nel 2008 (anno nel quale sono state realizzate le prime 20 adozioni) ma in realtà la vera attività è iniziata solo nel 2011, con l’apertura del cosiddetto “canale verde”.

Da dicembre del 2008, quando è stato firmato l’accordo fra Italia e Cina sulle adozioni internazionali, i bambini provenienti dal paese asiatico sono andati aumentando di anno in anno, raggiungendo la quota 452 dal 2009 al 2012, di cui 139 nel biennio 2009-2010 e 313 nel biennio 2011-2012 (Fonte CAI).

A conclusione dell’incontro, le autorità cinesi hanno sottolineato come “in questi pochi anni siano state gettate delle solide fondamenta per ampliare sempre di più i termini di una collaborazione i cui risultati si possono concretamente misurare nel sorriso di tanti bambini finalmente felici“.