Bolivia: comincia processo per ‘ottobre nero’

(La Paz) Si apre oggi a Sucre, capitale legale della Bolivia, il processo per “genocidio” contro l’ex-presidente Gonzalo Sánchez de Lozada e alcuni esponenti del suo secondo governo (2002-2003) accusati della repressione che, nell’ottobre ‘nero’ del 2003, portò alla morte di almeno 60 manifestanti durante le proteste di piazza che causarono la rinuncia dell’esecutivo.

Oltre a ‘Goni’, come veniva chiamato popolarmente Sánchez de Lozada, sono imputate 16 persone, tra cui 11 ex-ministri e cinque ex-esponenti dei vertici delle forze armate. La Corte suprema di giustizia sarà tuttavia obbligata ad aggiornare immediatamente il dibattimento nei confronti dell’ex-presidente, riparato il 17 ottobre 2003 negli Stati Uniti, dove risiedono anche i suoi ex-ministri della Difesa, Carlos Sánchez, e degli Idrocarburi, Jorge Berindoague; la legge boliviana non prevede infatti processi in contumacia. Resterà in sospeso, senza che il reato subisca la prescrizione, anche il processo nei confronti di altri tre ex-ministri, quelli delle Finanze, Jorge Torres Obleas, della Sanità, Javier Torres Goitia, e della Partecipazione popolare, Mirtha Quevedo, espatriati recentemente in Perù dove, tra le proteste di La Paz, la scorsa settimana è stato accordato loro l’asilo politico.

Il pubblico ministero Milton Mendoza ha comunque sottolineato l’importanza del processo, il primo in Bolivia contro un ex-presidente eletto, a differenza di quello celebrato nei confronti dell’ex-dittatore Luis García Meza (1980-1981) che dal 1995 sta scontando una condanna a 200 anni di prigione

(fonte: Misna)