Bolzano. Isabella e Ulrich Niedermayr “I nostri bimbi brasiliani stanno insegnando a tutto il paese la bellezza dell’accoglienza… interetnica”

Rairon e ResleyIl loro arrivo a Cornaiano ha stravolto la vita e le abitudini non solo della famiglia che li ha accolti ma di tutto il paese, un piccolo comune montano in provincia di Bolzano.

Rairon e Resley, due fratellini brasiliani di 12 e 9 anni, sono arrivati in Italia con i loro genitori adottivi circa un anno e mezzo fa, e non sono passati inosservati. Ma con la determinazione e la gioia di vivere che li ha contraddistinti fin dalla nascita, grazie alle quali hanno affrontato la solitudine e la sofferenza dell’abbandono, (fino a incontrare i loro genitori adottivi, Isabella e Ulrich Niedermayr) sono stati subito accolti e amati da tutta la comunità. Tanto da voler partecipare tutti in massa al loro battesimo che si è così trasformato in una vera e propria festa di paese in cui è stato consacrato il grande valore dell’accoglienza, quella autentica in grado di superare ogni ostacolo: dal colore di pelle alle differenze di razza e cultura.

Rairon e Resley sono arrivati in Italia nel mese di giugno 2013 quando avevano 10 e 7 anni “e da allora è iniziata quella che io e mio marito chiamiamo – racconta Isabella Niedermayr –  un’adozione reciproca. Perché quando accogli un bambino più grande, rispetto alla media, scatta un affidamento reciproco: lui si affida totalmente e consapevolmente a te e tu, genitore, a lui affinché insieme, giorno dopo giorno, si impari e si capisca come crescere insieme”.

“E’ sicuramente un percorso impegnativo – precisa Isabella – perché hai a che fare con un bambino che ha già un suo ‘vissuto’ con cui deve fare i conti, ma proprio per questo ti ricambierà con un amore sconfinato perché sa in fondo al suo cuore che lo hai strappato alla solitudine e a quello stato di sconforto nel quale era rimasto confinato fino a quel momento”.

Rairon e Resley prima di incontrare sulla loro strada , Isabella e Ulrich Niedermayr, hanno vissuto per 5 anni con la loro mamma biologica per poi andare in istituto dove avrebbero conosciuto i loro genitori adottivi.

“La prima cosa che ci hanno chiesto – continua Isabella – quando li abbiamo visti per la prima volta in Brasile, è stata ‘Quando parte l’aereo?’”. Da quel momento è iniziato il periodo della “costruzione”: “hanno dovuto imparare cosa voglia dire famiglia – precisa mamma Isabella – cosa voglia dire avere una mamma e un papà che si prendono cura di te, la bellezza di stare ‘sereni’, spensierati e soprattutto non sempre e necessariamente sulle ‘difensive’”.

All’inizio i due fratellini avevano costantemente un atteggiamento di paura: paura di essere illusi, delusi e nuovamente abbandonati. Del resto nei primi 7 anni della loro vita avevano conosciuto solo la desolazione.

“Ora invece sono i principini di casa – aggiunge Isabella – e i beniamini di tutto Cornaiano che grazie a loro sta valorizzando la bellezza della diversità. Per questo abbiamo deciso di festeggiare con tutti gli abitanti del comune il sacramento del battesimo: perché tutti potessero condividere la meraviglia dell’accoglienza e della condivisione”.

Grazie a Rairon e Resley, mamma e Isabella e papà Ulrich hanno superato due ‘barriere’ mentali: l’età del bambino perché “non c’è un’età per amare tuo figlio”, e il colore della pelle. “Due paletti – conclude Isabella – che esistono solo nella nostra mente. Per questo spero con tutto il mio cuore che la nostra storia possa essere d’esempio per tutte quelle coppie che vogliono adottare  e che si fanno intimorire dalla razza e/o dall’età del bambino”.

Ora Rairon e Resley parlano, oltre al portoghese, l’italiano, il tedesco e frequentano la scuola tedesca di Cornaiano. “ Se non sono un esempio di integrazione e interculturalità loro…”, conclude orgogliosa mamma Isabella.