Chef Cannistraro, testimonial Ai.Bi. “So cosa vuol dire crescere senza una famiglia: non permetterò che altri bambini lo vivano sulla loro pelle”

michele-cannistraro-scrollerSa benissimo cosa vuol dire avere una famiglia che ti ami e ti faccia sentire al sicuro. Perché lui per primo da bambino e, poi, da adolescente ne ha vissuto sulla sua pelle l’assenza. Ha dovuto fare da sé, affrontare e superare l’assenza prematura del padre, cavarsela da solo, senza aiuti e diventare uomo molto in fretta. Ora che ha una moglie e due figlie sa che la famiglia e una casa dove tornare e che ti faccia sentire realmente accolto, sono la cosa più importante che esistano. Da questa “consapevolezza” nasce la determinazione di trovare ad ogni bambino abbandonato e solo al mondo due genitori che lo amino.

Una nuova missione, dunque, per lo chef Michele Cannistraro, nuovo testimonial di Ai.Bi., Amici dei Bambini, che dai fornelli di  Masterchef lancia il suo guanto di sfida: “Sbraniamo insieme l’abbandono”.

“Perché è inammissibile – dice lo chef soprannominato dai suoi fans ‘cannibale’ –  che al mondo ci siano 168 milioni di bambini abbandonati, che vivono per strada senza avere mai provato il calore di un abbraccio o di una carezza. E’ un vuoto che ti lacera dentro giorno dopo giorno: una ferita che se non curata immediatamente continua a sanguinare anche da adulto”.

Lo chef Cannistraro racconta l’esperienza personale di un suo amico “che aveva accolto per le vacanze estive un bambino di un Paese estero. In quei giorni il bambino era letteralmente rinato: sorrideva, giocava, era spensierato, correva…viveva, insomma, la sua spensieratezza di bambino. E allora, se questo è l’effetto di una semplice vacanza, quanto può fare invece una famiglia adottiva? Gli si restituisce una vita che gli è stata tolta”.

Cannistraro sarà portavoce attivo nei  social “ e nella mia attività quotidiana di chef – assicura -, uomo, amico, padre e marito di questo impegno: aiutare Ai.Bi. nella sua encomiabile missione. Trovare una famiglia per ogni bambino”.