Assemblea annuale di Eurochild in Bulgaria, dove presto saranno chiusi gli istituti

I bambini che non crescono in famiglia sono tra i soggetti più vulnerabili in Europa: anche se non esiste un database europeo, si stima che il numero di bambini in queste condizioni sia oltre il milione e mezzo.

Eurochild, network europeo di organizzazioni che promuovono i diritti dei minori in Europa,  ha organizzato quest’anno a Sofia dal 24 al 26 ottobre la nona conferenza per discutere della tutela dei diritti dei bambini e di una modalità efficace per promuovere questa importante tematica.

Sofia non a caso, visto i notevoli progressi della Bulgaria in tema di adozione internazionale. Lo stato bulgaro ha un database nazionale dei minori, al contrario dell’Italia, dove non è ancora stato creato e per il quale Ai.Bi sta lottando duramente. C’è una sentenza del Tar che obbliga il Ministero della Giustizia a creare un database italiano entro inizio 2013, una grande vittoria di Amici dei Bambini.

Altro dato molto positivo è che la Bulgaria considera e tratta l’adozione internazionale come un’opzione valida per l’accoglienza dei bambini fuori famiglia.

Il punto focale dell’incontro è come fare al meglio l’interesse del minore, e su questo la conferenza deve affrontare una domanda ineludibile: come rendere il bambino centro di tutte le decisioni riguardanti l’infanzia? E’ necessario mettersi dal suo punto di vista, come sostiene Ai.Bi da sempre.

La conferenza affronterà attraverso il lavoro dei gruppi tematici una serie di temi molto importanti: chiudere gli istituti, prevenire l’abbandono dei minori e gli affidamenti sotto i tre anni, lavorare con le famiglie biologiche dei bambini sotto tutela, sostenere i bambini disabili e le loro famiglie, accompagnare verso l’età adulta i bambini in uscita dall’assistenza.

L’obiettivo della conferenza è di condividere le esperienze delle varie organizzazioni per costruire una rete capace di portare un cambiamento e realizzare una riforma politica.

In sostanza si vuol dare avvio ad una campagna di sensibilizzazione per la chiusura degli istituti a livello europeo. A parlare dell’importante passo in avanti della Bulgaria, cui dovrebbero seguire gli altri Paesi, saranno il Ministro bulgaro delle politiche sociali Valentina Simenonova e il Commissario europeo Carsten Rasmussen.

La tendenza è quella di vietare l’abbandono dei bambini in istituto a partire dal 2013 e di diminuire progressivamente il numero dei minori accolti negli istituti. Le alternative da costruire sono le comunità di tipo familiare.

La grande sfida ancora da vincere per la Bulgaria è quella di utilizzare tutti i fondi europei, FSE e Fondi Strutturali per finanziare i vari programmi di deistituzionalizzazione.

Ai.Bi fa parte di Eurochild e sarà presente alla conferenza, portando il suo contributo per dare un maggiore impulso a una vera trasformazione delle politiche europee che parta dal diritto del bambino!