Coronavirus e Fase 2. Il dilemma dei genitori separati o divorziati con figli fuori regione

Il diritto di incontrarli non dovrebbe essere in dubbio. Ma dal Governo non c’è stata ancora una presa di posizione

Un genitore separato o divorziato con affido congiunto può andare a incontrare il proprio figlio fuori regione? Il DPCM del 26 aprile 2020 sulla Fase 2 dell’emergenza Coronavirus ha aperto alla possibilità, per i cittadini, di tornare a muoversi, pur con le dovute specifiche e cautele, all’interno della regione di residenza, ma non al di fuori se non per motivi di comprovate esigenze lavorative, assoluta necessità e urgenza. Tra queste, tuttavia, non è specificato in maniera chiara se rientri la fattispecie dei genitori separati con uno o più figli domiciliati al di fuori della regione in cui vivono.

Coronavirus e Fase 2: secondo gli esperti non dovrebbero esserci problemi

Secondo gli esperti di diritto della famiglia, tuttavia, (lo riporta il quotidiano Il Giornale, che ha sentito l’avvocato Daniela Missaglia), uscire dal territorio regionale di residenza o domicilio per raggiunge i propri figli e passare del tempo con loro dovrebbe essere uno spostamento consentito. E, in tal caso, lo sarebbe con ogni mezzo: sia che il viaggio si affronti con la propria automobile che con i mezzi pubblici. Occorrerà però, come sempre, compilare il modulo di autocertificazione per gli spostamenti.

Anche durante l’emergenza sanitaria, entrambi i genitori mantengono il diritto di passare del tempo con i propri figli, nei modi e nei tempi concordati tra le parti o stabiliti dal giudice. L’unica eccezione è che tali incontri possano mettere a repentaglio la salute del proprio figlio.

Sul tema, tuttavia, non si è registrata una presa di posizione netta da parte dell’esecutivo. Il Ministero della Famiglia ha però promesso di dare indicazioni.