Coronavirus. Il parere dei pediatri: “Vaccinate i vostri figli contro l’influenza stagionale!”

Vaccinarsi contro l’influenza rende meno difficile la diagnosi dei casi sospetti di coronavirus ed evita eventuali concomitanze di infezioni legate ad entrambi i virus.

Ogni anno, con l’avanzare dei primi freddi,  dobbiamo iniziare a fare i conti con febbre, raffreddore, influenza e mal di gola. Ma quest’anno, a causa della pandemia che ha colpito tutto il mondo, il quadro epidemiologico si preannuncia più complesso da valutare, perché oltre il virus influenzale in circolazione c’è anche il coronavirus.

I sintomi, come ormai abbiamo imparato a conoscere, spesso sono molto simili e senza l’effettuazione di un tampone è difficile riuscire a distinguere immediatamente tra le due patologie.

Proprio per questo, in attesa che venga formulato un vaccino contro il covid-19, è bene, soprattutto quest’anno, vaccinarsi contro l’influenza stagionale.

A sostenerlo è anche la Società Italiana di Pediatria, che sottolinea come vaccinarsi contro l’influenza,  permetta di rendere meno difficile la diagnosi di casi sospetti di coronavirus oltre che evitare eventuali concomitanze di infezioni legate ad entrambi i virus con il rischio di un aggravio del decorso della malattia.

“Attualmente, mentre il mondo scientifico sta lavorando alla creazione di un vaccino sicuro ed efficace per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2, fortunatamente abbiamo a disposizione un vaccino antinfluenzale che costituisce un ulteriore elemento di protezione – scrive la Società Italiana di Pediatria-  poiché determina non solo una riduzione degli stessi casi, ma anche del rischio di complicanze legate alla stessa influenza (polmoniti batteriche, un peggioramento di patologie pregresse come quelle del sistema immunitario, respiratorie croniche etc.), così come un minore accesso ai pronto soccorso con conseguenti ricoveri ospedalieri”.

Si al vaccino antinfluenzale anche per i bambini

 Quindi si al vaccino antinfluenzale anche per i bambini, poiché come spiegano i pediatri, nel caso di soggetti sani, oltre a proteggere i piccoli, permette di limitare la circolazione del virus anche tra adulti ed anziani, mentre nei minori con patologie croniche permette di mettere al riparo i piccoli da imprevedibili rischi di complicanze.

I vaccini antinfluenzali, così come tutti gli altri, sono prodotti biologici sicuri in quanto sottoposti ad una serie di controlli accurati che vengono effettuati sia durante la produzione e prima della loro immissione in commercio, sia dopo la loro commercializzazione – conclude la Società Italiana di Pediatria, ricordando che dalla somministrazione di tale vaccino vanno però esclusi i lattanti al di sotto dei sei mesi e i soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei componenti del vaccino.

Per una corretta prevenzione ovviamente non sono poi da dimenticare le fondamentali regole di igiene e di comportamento:

Evitare luoghi affollati. Lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone o con gel disinfettanti. Non toccare occhi, naso e bocca senza essersi prima igienizzati le mani. Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura. Utilizzare correttamente la mascherina.