Coronavirus. Numeri purtroppo in crescita: nuova chiusura delle scuole in arrivo

L’ipotesi su cui si lavora è un inserimento nel nuovo Dpcm di una chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, nelle zone rosse e nei luoghi dove ci sono soglie alte di contagio, a prescindere dai colori delle regioni”.

Ancora non si arresta la corsa del coronavirus. Dal monitoraggio relativo alla settimana dal 15 al 21 febbraio, si evince infatti come l’epidemia abbia nuovamente subito un’ accelerazione nell’aumento dell’incidenza nazionale e come l’età media dei casi diagnosticati sia scesa a 44 anni.

Sulla base dei nuovi dati e delle  indicazioni della Cabina di regia, il Ministro della Salute, Roberto Speranza ha così siglato venerdì 27 febbraio cinque nuove ordinanze che entreranno in vigore da oggi, lunedì 1 marzo.

Non possiamo assolutamente abbassare la guardia. Non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per allentare le misure di contrasto alla pandemia” ha dichiarato il ministro Speranza, nel suo intervento nei giorni scorsi in Parlamento, per illustrare le ulteriori misuri individuate per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Le Regioni per colore

Per la prima volta, troviamo una regione in area bianca, si tratta della Sardegna.

Di colore giallo: Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto.

In area arancione si collocano invece Abruzzo, Toscana, Umbria, la Provincia Autonoma di Trento e Bolzano, Campania, Emilia Romagna, Marche, Lombardia e Piemonte.

Passano in zona rossa la Basilicata ed il Molise.

Ora a fare paura sono le varianti del virus la cui diffusione sembra prediligere anche le giovani generazioni.

Il Comitato tecnico Scientifico si è riunito nella giornata di sabato “per discutere proprio di lezioni in classe – si legge sulla StampaL’ipotesi su cui si lavora è un inserimento nel nuovo Dpcm di una chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, nelle zone rosse e nei luoghi dove ci sono soglie alte di contagio, a prescindere dai colori delle regioni”. Per zone di alta incidenza di contagio si intendono 250 casi, ogni 100mila abitanti, in sette giorni, ma ipotesi di chiusura sono previste anche in tutte le aree dove sono state adottate misure stringenti di isolamento in ragione della circolazione di varianti virali con alto rischio di diffusività.

Intanto, in attesa di una decisione che sarà presa al più presto da parte del governo alcune regioni si sono già portate avanti:

“ Con la Puglia in dad fino al 14 marzo, la Campania che la seguirà dal primo al 14 marzo, la Basilicata dal primo a 5 marzo, l’Abruzzo che chiude tutte le scuole da  lunedì e le zone in arancione scuro in mezza Italia che chiudono quasi tutti i servizi educativi. Così avviene nella città metropolitana di Bologna, nell’Imolese e in 4 comuni della provincia di Ravenna dove da sabato sono aperte le sole attività dei servizi educativi 0-3 anni e le scuole dell’infanzia – riporta QN il Giorno, il Resto del Carlino, la Nazione – In virtù dell’ordinanza diramata ieri dal governatore Bonaccini dal due marzo e per due settimane le chiusure disposte per Bologna riguarderanno tutti i comuni della Ausl Romagna escluso il distretto di Forlì. Lo stesso accade da giorni in provincia di Brescia, in 8 Comuni del Bergamasco e a Soncino (Cremona), mentre a Siena la chiusura di tutte le scuole è dal primo al 6 marzo, ad Arezzo e ad Enna dalle elementari alle superiori fino al 13 marzo, a Pistoia lo stop è per superiori, seconda e terza media mentre nelle Marche il governatore Acquaroli ha firmato la dad fino al 5 marzo per tutte le scuole superiori”.