Coronavirus, seconda ondata: il governo non decide, le regioni corrono ai ripari. (Troppo tardi?)

Campania: chiusi anche gli asili. Toscana: Una sola persona per famiglia a fare la spesa. Lombardia: lunedì si decide sul lockdown.

Non si arresta la corsa del coronavirus. Solo nella giornata di ieri i nuovi contagi registrati sono stati più di 31 mila e mentre il governo si prepara ad emanare un nuovo dpcm, le regioni cercano di correre ai ripari imponendo nuove strette.

Come in Toscana dove il Presidente della Regione, Eugenio Giani ha emanato un’ordinanza, entrata in vigore nella giornata di oggi, sabato 31 ottobre, in cui, tra nuove regole e raccomandazioni sancisce anche l’obbligo di ingresso negli esercizi commerciali a prevalenza alimentare solo di una persona per nucleo familiare e raccomanda di non spostarsi per spese non necessarie.

La Lombardia, dove anche nella giornata di ieri si è registrato un picco dei contagi, ha superato, assieme al Piemonte, la soglia limite dell’Rt 2. Ma sono 11 le regioni per cui arriva forte l’allarme dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il sindaco di Milano Beppe Sala sottolinea: “Ci attende un lungo inverno di grande difficoltà” e il governatore della Lombardia, Attilio Fontana annuncia per lunedì un incontro con Anci e con i sindaci dei capoluoghi di Provincia per fare il punto sulla situazione e decidere se intraprendere misure ancora più restrittive.

 In Campania da lunedì chiuse le scuole dell’infanzia e prorogato lo stop anche per gli istituti scolastici primari e secondari oltre che per le Università, fatta eccezione per gli studenti del primo anno nel caso in cui le attività siano state dagli Atenei programmate in presenza. Con la firma della nuova ordinanza il governatore De Luca proroga anche la zona rossa di Arzano, in provincia di Napoli, fino al 4 novembre e incalza il governo “Si sta perdendo tempo. Servono scelte coraggiose”.