Coronavirus. Un saturimetro in ogni casa per monitorare la presenza di polmoniti

Strumento di semplice utilizzazione permette di avvertire subito i primi campanelli d’allarme di una eventuale polmonite.

Prima dell’emergenza sanitaria pochi sapevano cosa fosse. Oggi gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico e non solo, consigliano a tutte le famiglie di acquistare e tenere in casa oltre il più famoso termometro anche un saturimetro.

Questo strumento di semplice utilizzazione permetterebbe infatti di tenere sotto controllo l’ossigenazione del sangue avvertendo subito i primi campanelli d’allarme di una eventuale polmonite.

Come funziona?

Si inserisce il dito all’interno dello strumento, che dovrebbe illuminarsi nella zona corrispondente all’unghia e si attende qualche secondo. Se la presenza di ossigeno rilevata dal saturimetro è superiore al 95% tutto nella norma, ma se il valore scende occorre prestare attenzione. Un valore compreso tra il 90 e il 95% indica infatti la presenza di una lieve ipossia, ovvero una parziale assenza di ossigeno, situazione che si aggrava con lo scendere dei valori sotto il 90%.

 “Magari – spiega il professor Luca Richeldi membro del Comitato Tecnico Scientifico e direttore di Pneumologia al Gemelli di Roma, sul Sole 24 ore – uno si sente bene in quel momento ma il suo livello è invece basso e non se ne accorge. Con il covid può essere importante avere questo strumento che è facile da usare e dal basso costo e può aiutare il medico a fare una diagnosi a distanza o a capire se è il caso invece di andare al pronto soccorso al più presto”.