Emergenza Coronavirus: i nuovi divieti in vigore da lunedì 26 ottobre. Primo passo verso il lockdown?

Dad per le scuole superiori almeno al 75%, ristoranti e locali chiusi alle 18.00. Anche palestre e piscine fino al 24 novembre abbassano le saracinesche.

Entra in vigore lunedì 26 ottobre il nuovo DPCM  voluto dal  governo Conte per tentare di arginare il dilagare dell’epidemia da coronavirus che solo ieri ha fatto registrare oltre 19 mila nuovi contagi.

Scongiurato per ora un nuovo temuto lockdown vediamo quali sono le misure varate dal governo per limitare l’impennata dei contagi, che rimarranno in vigore fino al prossimo 24 novembre.

Smart working e didattica a distanza

Negli istituti superiori sarà possibile portare la didattica a distanza ad una quota pari almeno al 75% delle attività. Saranno i presidi a decidere quali classi usufruiranno della DAD. Le lezioni rimarranno invece in presenza per gli alunni del primo ciclo (scuole materne, elementari e medie).

Per quanto riguarda i privati, il governo consiglia vivamente  l’uso dello smart working da parte dei datori di lavoro.

Bar e ristoranti giù le saracinesche alle 18.00

Ristoranti, bar, pub, pasticcerie e gelaterie potranno rimanere aperti dalle 5.00 di mattina fino alle 18.00 del pomeriggio, tutti i giorni, anche la domenica e a tavola non si potrà essere più di 4 non conviventi. Rimarranno invece aperti senza limitazioni gli autogrill, bar e ristoranti negli aeroporti e negli ospedali oltre che negli alberghi ma solo per i clienti della struttura.

Sport, divertimento e cultura

Si fermano fino al 24 novembre cinema e teatri, mentre rimarranno aperti i musei e gli altri luoghi ed istituti di cultura.

Chiusi anche casinò, sale scommesse, sale giochi, bingo, centri culturali, sociali e ricreativi, parchi tematici e di divertimento.

Stadi e palazzetti torneranno ad essere senza pubblico. Serrate palestre, piscine, impianti sciistici, centri benessere e sale termali. Resteranno invece aperti parrucchieri ed estetiste.

Vietate fiere e sagre. Stop alle feste, anche legate a riti religiosi o civili.

Raccomandazione del governo a limitare gli spostamenti

Nessun divieto ma una viva raccomandazione da parte del governo a limitare gli spostamenti se non per esigenze lavorative, di studio, di salute, per necessità e per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

Rimane libera la possibilità di accedere a parchi, ville e giardini pubblici nel rispetto delle regole anti assembramento e mantenendo la distanza di almeno 1 metro.

Per evitare che si creino situazioni di rischio sarà possibile inoltre chiudere le piazze della movida alle 21.00.