Qualche mese fa, abbiamo iniziato ad occuparci della situazione di grave emergenza che avevamo riscontrato all’interno del centro di accoglienza di Goma.

Abbiamo aperto una campagna di sensibilizzazione per raccogliere soldi e aiuti: i bambini sfollati, arrivati improvvisamente nel centro, erano infatti 131, subito aumentati, nel giro di pochi giorni, a 142.

Nelle settimane successive, abbiamo attivato un sostegno a livello logistico e alimentare per migliorare le condizioni drammatiche in cui vivevano i piccoli. La vera paura era di fare troppo poco: temevamo di non trovare i mezzi per farcela, che qualcuno di quei piccolini, affamato, malato, esausto, ci lasciasse. Abbiamo scommesso assieme ai sostenitori, che ci hanno dato subito una mano, che avremmo fatto di tutto: ci siamo impegnati con ogni forza possibile, decisi a non arrenderci di fronte all’enormità dei problemi da risolvere.

Ora, dopo qualche mese, possiamo tracciare un primo bilancio positivo: abbiamo acquistato cibo e continuiamo a farlo settimanalmente; abbiamo reperito tutti i materiali (letti, piatti, bicchieri, coperte, pentole, vestiti, scarpe…) dei quali i bambini avevano bisogno e abbiamo installato un sistema per garantire l’acqua corrente a tutti.

Le condizioni disperate, che avevamo rilevato solo qualche mese fa, in un centro attrezzato per ospitare una cinquantina di ospiti e divenuto improvvisamente sovraffollato e malsano, sono, almeno in parte, risolte.

Il fatto di aver seguito i bambini in questi mesi, di averli conosciuti per nome, censiti, sostenuti a livello sanitario e alimentare, ci ha permesso di pensare anche al loro futuro. Abbiamo cercato di ricostruire la loro vita e di risalire alle loro famiglie: in fuga dai conflitti, molti nuclei si erano separati e dispersi.

Nelle ultime settimane siamo riusciti ad incontrare le famiglie di 27 piccoli sfollati e avviato il ricongiungimento. Il momento dei saluti è stato commovente: il sorriso di felicità che ci hanno rivolto mentre i genitori li riportavano a casa, ci ha toccato il cuore. Tanta la soddisfazione nel vederli andare, e altrettanta la gioia di guardarli ritrovare la serenità di figli.

In quel sorriso, di bambini sicuri, fra le braccia della mamma e del papà, ci siamo rivisti bambini anche noi, un’altra volta. E oggi, cerchiamo ancora 115 sorrisi, 115 famiglie, 115 abbracci per i nostri piccoli.

Nella pagina dedicata all’Emergenza Goma, tutti gli aggiornamenti in tempo reale, di quanto viene fatto per i bambini.