Fondo per i nuovi nati fino al 2014. Contributo anti- crisi da Governo e Abi

La proroga sino al 2014 del Fondo per i nuovi nati, grazie ad un accordo siglato ieri dal ministro della Cooperazione internazionale dell’integrazione, Andrea Riccardi, e dal presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, riporta il credito alla sua radice più originaria.

Colpisce infatti nel segno lo slogan “è possibile credere nel futuro” enunciato nello spot del Fondo che consente di richiedere un prestito fino a 5 mila euro a condizioni agevolate. La domanda può essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo (quindi adesso, del 2015) a quello di nascita o di adozione di un figlio.  Si tiene conto infatti, come ha ricordato Riccardi, che “ l’Italia, dopo gli Stati Uniti, è il paese con il maggior numero di bambini adottati”.

“Creare un legame più stretto tra credito e condizione familiare è deciso”, ha detto il Ministro, sottolineando che “in un Paese che ha bisogno di legami e che cerca una nuova coesione nazionale, sta anche alle banche saldare il maggior numero possibile di anelli della catena sociale”.

Dunque, ha aggiunto, c’è bisogno di “un credito agibile, lungimirante e amico delle famiglie”. Dalla data di avvio del Fondo nuovi nati (il 1 gennaio 2010) al 30 giugno 2012 le banche hanno confermato 25.986 garanzie a fronte delle quali hanno concesso finanziamenti per 127 milioni e 266 mila euro. Il Fondo ha una dotazione patrimoniale di 25 milioni. Finanzia un importo massimo di 5 mila euro, con una durata di non più di 5 anni, e un tasso agevolato non superiore al 50% di quello medio sui prestiti personali.

L’iniziativa, come ha rimarcato Riccardi, ha goduto di “un notevole successo”. Secondo quanto è stato osservato da Consap, l’organismo gestore della gran parte dei fondi di garanzia a carattere pubblico, nessuno di essi “ ha mai registrato un cosi alto utilizzo”. Le garanzie garantite dal Fondo, ha puntualizzato il Ministro, facilitando l’accesso al credito a fasce di reddito che secondo l’ordinaria politica delle banche ne sarebbero escluse.

Comunque per i richiedenti non c’è nessun limite di reddito. Ministero e Abi sono al lavoro, con la proficua interlocuzione delle Associazioni, anche per rivedere i regolamenti di due altre iniziative di quello che Mussari ha chiamato il “percorso famiglia”.

Delle due iniziative fa parte il “fondo casa” che, come ha evidenziato Riccardo, “consente alle giovani coppie di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa”, anche se sono in condizione di precarietà con lavori atipici e quindi prive delle garanzie richieste.

Poi c’è anche il “fondo studenti” che sostiene lo studio dei figli. Per queste ultime due iniziative appunto sono in corso modifiche del regolamento per rendere più facile il finanziamento. L’Abi prevede che per la casa potrebbe essere liberato circa un miliardo di euro di mutui e per la formazione delle nuove generazioni 400 milioni.

Il “percorso famiglia”, ha aggiunto il Presidente dell’Abi, “mette a sistema le iniziative per garantire la sostenibilità nelle sue varie fasi di evoluzione”.

Le Associazioni dei consumatori impegnate nel dialogo con  Ministero ed Abi sono: Acu, Adiconsum,Adoc, Asso- Consum, AssoUtenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzaattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione Nazionale Consumatori.

Nel corso dell’incontro, Mussari ha annunciato anche, come risultato del dialogo con le Associazioni, la quarta proroga al 31 gennaio 2013 del termine per la presentazione delle domande di sospensione delle rate dei mutui.

Abi e consumatori si impegnano ad individuare misure a sostegno delle famiglie che, uscendo dalla moratoria, non riescono ancora a far fronte alle rate.

(Da Avvenire, 1 agosto 2012)