Francesca e Giuseppe: anche in Cina il “lettone” fa miracoli

Francesca e Giuseppe sono due giovani genitori che vivono a Milano e che sono tornati da poco dal loro bellissimo viaggio in Cina insieme al loro bimbo “speciale” che chiameremo Andrea, di due anni e mezzo.

L’adozione un percorso ad ostacoli. Quando il primo pensiero di adottare un bambino?

In realtà avevamo già avuto in famiglia un’esperienza adottiva; una parente di mio marito aveva già accolto tre bambini.

Sin da quando eravamo fidanzati avevamo pensato che oltre ad un figlio biologico avremmo voluto accogliere nella nostra vita un bimbo da lontano. Poi la vita non ci ha donato dei figli naturali e allora l’adozione è stata naturale.

La scelta dell’Ente: un momento importante. Come siete approdati in Ai.Bi.?

Quando abbiamo deciso di adottare ci siamo guardati in giro per capire quale Ente potesse essere quello più vicino alle nostre esigenze.

Ai.Bi. ci è sembrata un’Associazione seria, che mettesse veramente al centro il bambino e le sue reali esigenze e allora…come non poter sceglierla? E’ stato un gesto naturale.

Anche il colloquio informativo ci è piaciuto molto; la coppia è stata disponibile e ci ha spiegato con cura chi era Ai.Bi. e la sua mission.

A giugno 2009 il mandato…

Si, abbiamo dato il mandato ad Ai.Bi. e solo a Marzo 2012 siamo partiti per la Cina.

Eravamo felici della nostra scelta anche se nostro figlio era considerato “speciale” avendo la labiopalatoschisi bilaterale.

Un paese affascinante: la Cina. Come è stato il vostro viaggio?

Sicuramente un viaggio fatico, denso di preparativi ma ne è valsa la pena.

L’incontro in istituto con Andrea è stato speciale, come speciale è lui!

Appena ci ha visti ci ha sorriso; noi lo abbiamo sentito subito nostro…che emozione!

Ricordo la sera quando lo abbiamo portato in hotel con noi. Era spaventato, si è svegliato nel cuore della notte e solo mettendolo nel lettone si è tranquillizzato. Li abbiamo capito che ci voleva veramente. Ci sentiva parte di lui.

Un ricordo speciale…

Si ce l’ho! Eravamo nei corridoi dell’istituto e Andrea ha incontrato un suo amichetto che, quasi per gioco, gli ha detto di seguirlo insieme ai propri genitori adottivi; Andrea per un attimo ha esitato e poi è venuto incontro a noi abbracciandoci, come se avesse capito chi erano la sua mamma e il suo papà! Che gioia infinita!

Il rientro in Italia?

E’ andato benissimo; Andrea si è subito adattato alla sua nuova casa e ai suoi parenti. E’ un bambino socievole, vispo. Non la smette mai di giocare…a volte è anche birichino!

Tante coppie a differenza vostra hanno paura di affrontare l’iter adottivo. Che consiglio vi sentite di dare?

Di viverla senza esitare perché ti lascia una traccia indelebile nell’anima. Noi vorremmo ripeterla di nuovo!