Garante infanzia traccia bilancio: “Anno di intenso lavoro”

“Non esistono grandi scoperte né reale progresso finché sulla terra esiste un bambino infelice”, con questa frase di Albert Einstein si apre la relazione del Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza della Regione Calabria, Marilina Intrieri, che deve essere consegnata entro il 31 marzo di ogni anno”.

E’ quanto si legge in una nota dello stesso ufficio del garante. “La relazione – prosegue la nota – è un importante strumento anche per valutare tutte le problematiche del mondo dei minori sulle quali l’on. Intrieri ed il suo staff stanno lavorando per assicurarne la risoluzione e rappresenta un riepilogo esaustivo e pregnante delle numerosissime azioni che l’autorità di garanzia ha promosso a tutela dei diritti dei minori quale amministrazione indipendente, monocratica, di derivazione legislativa regionale. La pubblicazione contiene molteplici segnalazioni sulla violazione dei diritti fondamentali dei minori a partire da quelli alla salute ed alla istruzione, l’importantissimo protocollo prefettizio di Crotone per l’attivazione della equipe socio sanitaria multidisciplinare a tutela dei minori per l’adempimento delle ordinanze dei tribunali, a contrasto del fenomeno della dispersione scolastica, a sostegno dei minori con disagio e famiglie con fragilità, notizie sul tavolo istituzionale con l’assessore regionale alle politiche sociali, i tribunali dei minori di Catanzaro e Reggio Calabria, la società in house Calabria etica ed il settore politiche sociali della regione per l’avvio della educativa domiciliare e l’avvio del lavoro per linee guida, significative convenzioni e collaborazioni con l’Istituto degli innocenti e la regione assessorato delle politiche sociali per il primo report sulla condizione della infanzia e della adolescenza in Calabria,con l’Unicef nazionale, l’Associazione nazionale dei pedagogisti italiani per attività formative e di mediazione del conflitto, raccordo con le equipe per le adozioni internazionali istituite in Calabria”. “Non manca altresì – prosegue la nota – la ricerca giurisprudenziale sulle figure dei garanti in Europa ,in Italia e nelle regioni.

Intrieri ha affermato che “questo è il rendiconto alle autorità, alle associazioni, alle famiglie e ai ragazzi,di un anno di intenso lavoro condotto in equipe con prestigiosi e generosi professionisti ed esperti che hanno consentito di operare intessendo rapporti importanti, svolgendo analisi necessarie attraverso cui si è svolto un compito anche di facilitazione tra i mondi che si occupano di infanzia”. Per riassumere buona parte del lavoro profuso dall’Authority indipendente si possono richiamare le parole che ‘Il Telefono azzurro’ ha speso durante la Conferenza Europea tenutasi a Bruxelles nel 1999: “la necessità di un Garante nasce dalla condizione dei bambini; di conseguenza, quel che è necessario studiare, analizzare, tenere presente, è proprio la condizione di ogni bambino”. La necessità dunque di una tutela sicura per i minori è quanto mai sentita nella comunità e trae la sua effettiva attuazione e applicazione dalla Convenzione di New York che costituisce punto saliente nel processo di evoluzione della sensibilità giuridica nei confronti dei minori. La Convenzione di New York del 1989 ha riconosciuto una serie di diritti a tutti gli esseri umani – senza distinzione di razza, sesso, cultura, tradizioni e capacità economiche – di età inferiore ai 18 anni (salvo se abbia raggiunto prima la maturità in virtù della legislazione applicabile).

(Da Nuovacosenza, 28 Aprile 2012)