Grecia, le speranze di altri 3 bambini affogano nelle acque dell’Egeo: continua la strage dei piccoli migranti

naufragio bambiniAncora una volta tra le vittime delle tragedie del mare ci sono dei bambini. Tre piccoli profughi hanno perso la vita tra giovedì 14 e venerdì 15 gennaio nel tentativo di raggiungere la Grecia partendo dalla Turchia. Il naufragio è avvenuto al largo dell’isola ellenica di Agathonissi ed è stato provocato dal ribaltamento del gommone su cui viaggiavano decine di persone. I bambini sono 3 delle 20 vittime, i cui corpi sono stati recuperati da una nave appartenente a una organizzazione non governativa maltese attiva nella zona. L’imbarcazione della ong è stata la prima a ricevere la segnalazione di richiesta di aiuto da parte del gommone ed è immediatamente intervenuta sul luogo del naufragio riuscendo a trarre in salvo altre 20 persone. Solo in seguito è arrivata sul posto la guardia costiera greca con i suoi mezzi di soccorso. I sopravvissuti sono stati portati ad Agathonissi, in attesa di successivo trasferimento. Al momento non sono ancora note le nazionalità né dei superstiti né delle vittime del naufragio.

Il ribaltamento del gommone rischia di essere l’ultimo in un Mar Egeo che, nonostante l’inclemenza delle condizioni meteorologiche, continua a essere solcato dalle imbarcazioni con cui rifugiati e migranti cercano di raggiungere le isole greche.

Le 3 piccole vittime di questa tragedia non sono purtroppo le prime del 2016. Il primo profugo che ha perso la vita nel nuovo anno, infatti, è stato proprio un bambino di 2 anni, annegato il 2 gennaio sempre al largo di Agathonissi. Solo 3 giorni dopo, una serie di nuovi naufragi – il più grave dei quali contò 36 vittime – provocò la morte di diverse donne e minori.

Le autorità greche hanno stimato che circa la metà delle 200 persone affogate nell’Egeo nel corso del 2015 fossero bambini o addirittura neonati. Nell’anno appena concluso, almeno 800mila tra migranti e rifugiati hanno raggiunto le coste elleniche e le operazioni di soccorso hanno salvato almeno 95mila persone.

Quella dell’arrivo di profughi è un’emergenza continua anche nel nostro Paese, dove centinaia di migranti che approdano sono minori soli, senza adulti di riferimento, o famiglie con bambini piccoli. Per dare loro una giusta accoglienza Amici dei Bambini porta avanti il progetto Non lasciamoli soli, nell’ambito della campagna Bambini in Alto Mare, che sostiene l’affido familiare dei Misna e la creazione di piccole comunità di famiglie migranti con figli.

 

Fonte: Corriere della Sera, La Repubblica