“Haiti: io, pronta a prendere un bambino in affido”

Maya scrive:
Salve, vorrei avere qualche informazione su cosa fare,e a chi rivolgersi per prendere in affido uno di questi bambini haitiani. Grazie anticipatamente.

Cara Maya,

Ai.Bi. presenterà domani in Parlamento alla Commissione Bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza le proprie proposte di legge per migliorare la legge italiana sulle misure di protezione dell’infanzia.

In questa proposta è compresa quella di introdurre l’istituto dell’affidamento internazionale che avrà lo scopo di accogliere i minori dei Paesi in emergenza umanitaria.

L’esempio che abbiamo fatto era quello dei bambini di Haiti. Tuttavia al momento le nostre proposte non sono ancora legge e quindi non esiste una procedura che oggi sia possibile attivare per accogliere i bambini di Haiti tramite gli Enti autorizzati.

Per i bambini stranieri adottabili più grandi, e quindi con un’età tale da rendere più difficoltoso trovare una famiglia adottiva, Ai.Bi. ha anche pensato a dei brevi soggiorni a scopo adottivo. Si tratterebbe della possibilità di trovare accoglienza per gruppi di minori accompagnati in Italia per brevi periodi rinnovabili, anche nell’ottica di creare un legame e aprire la strada ad un progetto di adozione.

Lo scopo delle nostre proposte sull’affidamento internazionale e sui soggiorni a scopo adottivo è quello di togliere i minori dagli istituti.

Per questo pensiamo che debbano essere utilizzati sia come misure temporanee che in vista di un successivo progetto adottivo, laddove in seguito se ne accertassero le condizioni.

Naturalmente queste procedure dovranno essere controllate da apposite autorità centrali e da enti che operano nei Paesi di origine di minori, d’accordo con le autorità di questi Paesi.

Avv. Enrica Dato, Ufficio Diritti dei Minori di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini