Il primo incontro con mio figlio: quanta paura!

Cara Ai.Bi.,

mi chiamo Daniela e da poco tempo ho avuto l’abbinamento con “mio” figlio e  sono in attesa di partire per il mio primo incontro con lui, il mio dono del cielo. Ho letto tante storie su questo magico momento ma ti confesso di avere timore, di aver paura di sbagliare a comportarmi ; per questo mi piacerebbe avere consigli per affrontare al meglio il tutto.

Grazie mille

Daniela

Cara Daniela,

che bello quel momento così atteso!

Incontrare quel bambino desiderato, immaginato, pensato, poterlo abbracciare e stringere a sé, chiamarlo FIGLIO…..

Ogni genitore sogna questo istante e si prefigura come potrà essere, le reazioni del bambino, i suoi atteggiamenti, le sue resistenze.

E’ importante che la famiglia si prepari a questo incontro straordinario così ricco di emozioni e di attese; val la pena non scordare che il bambino porta con sé un mondo fatto di deprivazioni e  di esperienze negative proprio sul piano delle sue relazioni più importanti.

Bambini traditi a cui si chiede di essere ancora aperti all’incontro con nuovi adulti; un evento che può incutere timori profondi, la paura del nuovo e dell’ignoto, del proprio futuro.

Ogni  bambino poi ha un modo tutto personale di affrontare le situazioni, con maggior apertura qualcuno e  con più chiusura  e introversione altri; soprattutto quando ai bambini non è stato spiegato a sufficienza che cosa sta avvenendo è facile aspettarsi una reazione di paura, fuga che sottende una difficoltà ad affrontare e a gestirsi in questo contesto;

E poi ci siete voi, i genitori, emozionati, preoccupati di non piacere al figlio, di non poter comunicare a causa della lingua diversa, di non saper rispondere ai suoi iniziali bisogni.

Due mondi che si  incontrano “fanno scintille” senza dubbio e questo è assolutamente naturale e affinché questi universi possano fondersi ci vuole  tempo e un quotidiano condiviso.

Che consiglio darti, cara Daniela? Di saper accogliere tutto quello che il bambino manifesterà, di legittimarlo e di comprenderlo empaticamente perché l’atteggiamento dell’apertura e dell’accettazione incondizionata  è il primo segno che il bambino può fidarsi e affidarsi alla nuova famiglia.

Un abbraccio

Elisabetta Rigobello, Psicologa e Psicoterapeuta di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini