India: Steve Jobs? Un esempio per chi vuole adottare

Steve Jobs ha lasciato un’eredità immensa, in moltissimi campi diversi. Tecnologia, innovazione, marketing, filosofia addirittura.

C’è anche un altro ambito in cui il ruolo di Steve Jobs è stato e potrà ancora essere altrettanto importante: quello dell’adozione.

La storia familiare di Steve Jobs è ormai nota: prima di diventare l’inventore della Mela più famosa al mondo, il piccolo Steve era un bambino nato negli Stati Uniti da madre americana e padre siriano. Fu abbandonato dai genitori e poi adottato, dopo qualche anno di traversie, da una coppia californiana.

Questa storia di grande successo personale, arrivato nonostante le radici più che umili, sta per essere “sfruttata” in India, dove verrà a breve lanciata una campagna di sensibilizzazione sull’adozione, intitolata “Anche tuo figlio può trasformarsi in uno Steve Jobs”.

Alcuni studi hanno infatti dimostrato come l’esempio di Steve Jobs potrebbe essere di grande aiuto nella diffusione di una concezione più positiva dell’adozione. Le autorità indiane sperano che la storia fortunata del genio americano possa invogliare anche all’adozione di bambini grandicelli e in particolare al di sopra dei due anni di età, la fascia di età meno considerata nelle adozioni.

Molti genitori, prima di adottare, vogliono sapere quante più informazioni possibili sul bambino, nella speranza di poterne adottare uno più “dotato” o con meno “problemi”; il messaggio che vuole essere lanciato è invece di tutt’altro avviso: ogni bambino ha in sé le capacità per diventare qualunque cosa lui voglia, per essere insomma l’artefice del proprio destino. Ai genitori spetta il compito di creare il migliore ambiente possibile affinché questa trasformazione avvenga.