L’ appello di Elisa ″Minori in affido? I raccomandati se ne vanno in adozione. Genitori affidatari? Siate piu’ forti della nostra rabbia. Associazioni? Non abbandonateci nelle comunita’ educative″

openDovete essere piu’ forti della loro rabbia. Loro cercheranno in ogni modo di farvi mollare, di farvi cedere, vi metteranno costantemente alla prova per ’dimostrare ’ a voi e a loro stessi che non si puo’ amare un bambino non proprio. Ma se alla fine resisterete, farete a quel bambino il piu’ gran dono che la vita puo’ fare: sentirsi accolto e quindi amato

A parlare è Elisa Luvera’, giovane ventiseienne, una delle grandi protagoniste dell’Open day affido “Dammi la tua parola…per l’accoglienza” organizzato da Amici dei Bambini, e che si è svolto sabato 21 Marzo nella sede delle Acli a Milano.

Elisa, giovane autrice anche di un libro “Un albero al contrario”, ha raccontato alla sala colma di famiglie affidatarie, la propria esperienza di bambina affidataria o come si è  definita lei ″bambina orfana di genitori viventi″ . Un’infanzia nel corso della quale Elisa ha vissuto sulla propria pelle cosa voglia dire vivere in una comunita’ educativa e poi in una famiglia affidataria. Solo quest’ultima è stata in grado, grazie all’ amore di una mamma e di un papa’, di dare ad Elisa quelle radici da piantare fisse nel terreno, grazie alle quali crescere forte e in grado di andare per la propria strada.

Una giornata intensa quella dell’Open day in cui si sono alternate varie voci del mondo dell’ affido. Come quella di Cristina Sacchi e suo marito Tommaso che da coppia affidataria, hanno dato vita poi ad una casa famiglia.

″La nostra vita ora ha un senso – hanno raccontato- ora che siamo una grande famiglia con figli biologici e in affido, ben 7. E vi assicuro che non c’ è alcuna differenza, si ride, si gioca, si litiga e si discute come in una vera grande famiglia. E quando uno di loro va via, perché viene adottato, ti si stringe il cuore, ma trovi un senso a quanto hai fatto. Hai preparato e accompagnato quel bambino alla sua nuova vita, la sua nuova famiglia adottiva sottraendolo alla solitudine di una comunita’ educativa″.

Altrettanto emozionante la testimonianza della coppia Serena e Fabrizio Sfondrini che hanno raccontato la paura e i mille dubbi che ti assalgono quando per la prima volta accogli in casa un bambino in affido. ″Nonostante avessimo gia’ dei figli ci chiedevamo se saremmo stati capaci di prenderci cura di un bambino in affido. e l’aiuto ci è  venuto proprio dai nostri figli, che hanno amato fin dal primo momento il loro fratellino di soli 35 giorni arrivato direttamente da un reparto di ospedale. E quello è  stato solo il primo. Ora ogni volta che squilla il telefono ci guardiamo e ci diciamo, ci risiamo, un altro bimbo ha bisogno di noi″.

Nel corso del pomeriggio sono intervenuti anche testimonial d’eccezione come Max Laudadio e Tata Francesca che hanno aperto il loro cuore e confidato ricordi personali ma soprattutto hanno ribadito il loro sostegno a favore di una delle battaglie di Ai.Bi., non lasciare soli quei 29 mila bambini e ragazzi allontanati temporaneamente dalle famiglie d’origine, di cui 14.255 quelli destinati alle comunita’ educativee. Ancora troppi.

Bambini, figli di serie B come li ha e si è definita elisa Luvera’ “bambini di cui nessuno parla, meno fortunati di quelli –raccomandati- che vanno in adozione, e meno famosi di quelli per i quali si fanno gli appelli in tv perchè figli della guerra o di vittime di tragedie. Di noi nessuno parla e rimaniamo relegati in un angolo negli istituti. Rimaniamo in un limbo da cui nessuno ci salva, se non  una famiglia affidataria“.

L’open day è stato occasione per fare anche il punto della situazione “il 47% dei 14.194 minori in affido familiare è collocato presso parenti fino al quarto grado (affido intra-familiare)-ha detto Crristina Riccardi, consigliera di Ai.Bi., Amici dei Bambini per il settore Accoglienza temporanea –, si comprende che quelli effettivamente fuori famiglia sono 21.776 (rispetto ai 28.449 citati inizialmente) e che dunque ben il 65% si trova in comunità residenziali e solo la residua minoranza è in affido familiare (affido etero-familiare). Solo il 53% dei citati 14.194 in affido familiare si trova presso una coppia affidataria non legata da vincoli di parentela al minore accolto: si tratta di poco più di 7mila bambini, ovvero uno su 4 dei 28.449 fuori famiglia“.

Quella dei bambini in comunita’ educative “è una battaglia che non si puo’ perdere– ha ribadito a gran voce il Presidente di Ai.Bi, Marco Griffini-. Per questo rivolgiamo il nostro appello a voi, famiglie affidatarie, non mollate, accogliete e aprite i vostri cuori e case a questi bambini. Hanno bisogno della vostra guida e sostegno per trovare la loro strada nella vita“.

L’incontro  è stato moderato dalla giornalista Paola Molteni, esperta in tematiche sociali, mentre Elisa Greco, autrice televisiva della Rai ha moderato la Tavola rotonda  ”Dammi la tua parola” con cui si è concluso l’open day.