La carezza di Ai.Bi. sui bambini del Kosovo continua nel progetto di OFAP/UNICEF: in Italia una delegazione di operatori del Paese balcanico

Amici dei Bambini è entrata nella regione fin dallo scoppio del sanguinoso conflitto, nel 1996, e ha portato avanti progetti di cooperazione internazionale finalizzati al recupero di condizioni di vita migliori per i bambini del Paese

Il progetto lanciato oggi ha l’obiettivo di monitorare gli standard attualmente previsti nel supporto ai minori privi di assistenza genitoriale, aumentare le capacità e la professionalità degli assistenti sociali, offrire servizi di sostegno psicosociale e accompagnamento all’accoglienza attraverso l’affido, anche mediante il confronto con i sistemi di accoglienza familiare temporanea sviluppati in Europa

Kosovo. Il progetto OFAP sull'affido è la carezza di Ai.Bi. ai bambini abbandonati del PaeseL’attenzione storica di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini per i minori fuori famiglia del Kosovo trova nuova linfa grazie al progetto dal titolo ‘Rafforzare il sistema di cura e assistenza temporanea per rispondere alle richieste dei bambini fuori famiglia in Kosovo’, lanciato oggi attraverso l’organizzazione umanitaria OFAP.

Ai.Bi. è entrata nella regione balcanica allo scoppio della guerra, nel 1996, con progetti di cooperazione internazionale per la ricostruzione delle scuole. Oltre al contributo operativo, Amici dei Bambini è rimasta particolarmente legata al Paese, anche perchè lì ha lasciato un pezzo del suo cuore, con la morte dell’allora addetta stampa Laura Scotti, il 12 novembre 1999. Con lei, persero la vita altre 23 presone nei cieli di Pristina, tra equipaggio dell’aereo e cooperanti italiani e stranieri.

Da lì, Ai.Bi. non se n’è realmente mai andata: unico ente autorizzato all’adozione internazionale ad operare nei territori kosovari, dal 2006 ad oggi ha realizzato 13 adozioni e ha svolto la propria attività in favore dei più piccoli e degli ultimi, per diffondere la pace e riportare l’istruzione e una parvenza di vita normale ai tanti bambini in difficoltà. Anche per questo, Ai.Bi. con OFAP – Associazione su minori fuori famiglia in Kosovo, ha appena lanciato un progetto per l’affido nel territorio balcanico, realizzato grazie al co-finanziamento di Unicef Kosovo.

Questi i principali ambiti operativi:

  • monitorare l’applicazione degli standard ministerialinel supporto ai minori senza assistenza genitoriale da parte delle unità sanitarie locali;
  • aumentare le capacità e laprofessionalità degli assistenti sociali delle medesime unità tramite formazioni specifiche;
  • offrire, tramite OFAP, speciali servizi di sostegno psicosociale e accompagnamento all’accoglienzaalle famiglie accoglienti, anche in funzione di un aumento delle famiglie disponibili e candidate anche per minori con disabilità e bisognosi speciali;
  • rafforzare le capacità del team di progetto OFAP, anche grazie a confronti con altri sistemi di accoglienza familiare temporanea sviluppati in Europa.

Proprio a questo ultimo punto è funzionale la visita da parte di una delegazione mista, tecnico-politica, che si svolgerà in Italia tra il 25 e il 28 di settembre. La delegazione sarà composta da due rappresentanti del Ministero del lavoro e dell’assistenza sociale del Kosovo, dicastero che in Kosovo ha in carico la tutela dell’infanzia e perciò gestisce sia le accoglienze familiari temporanee sia le adozioni nazionali e internazionali; una rappresentante di UNICEF Kosovo e cinque componenti dell’equipe tecnica dell’associazione OFAP.

L’obiettivo principale del viaggio sarà l’incontro con servizi pubblici, ma anche del privato sociale, impegnati nella gestione degli affidamenti familiari di minori temporanemnate fuori dalla famiglia, ma anche con realtà di servizio e accoglienza di nuclei vulnerabili (comunità mamma-bambino). Attraverso il confronto con le istituzioni locali e gli operatori, si desidera portare in Kosovo buone pratiche ed esempi di servizi che possano sviluppare l’affido per il quale il Kosovo dimostra da tempo grandi sensibilità e attenzione.

Ai.Bi. con alcuni partner locali e con lo stesso Ministero del Lavoro e dell’assistenza sociale, ha condotto fino al 2015 un progetto triennale co-finanzato dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, attraverso il quale ha portato alla gestione e alla presa in carico da parte dei servizi di 1.486 minori in affido familiare.

La delegazione che arriverà in Italia avrà inoltre l’opportunità di incontrare e confrontarsi con il Centro Affidi Assemi – Azienda Sociale Sud Est Milano di San Donato Milanese, diretto dalla dott.ssa Cristina Gallione, e il Servizio Affido dell’Azienda Speciale Valle Sabbia Solidale della Comunità Montana Val Sabbia (BS). Contestualmente, avrà la possibilità di vistare il Centro Servizi alla famiglia ‘Family House’ di Amici dei Bambini, nonché il Centro Servizi ‘Pan di Zucchero’ di Roè Volciano.

Un’intera mattinata sarà dedicata all’incontro dei rappresentanti del Ministero con le coppie che hanno terminato la loro esperienza di adozione, diventando genitori di bambini provenienti dal Kosovo.