La confusione del terzo settore soffoca il volontariato: subito un progetto per la creazione del Quarto Settore

La crisi del volontariato, il tema finale su cui si è discusso in apertura della Settimana delle famiglie di Ai.Bi., rappresenta anch’essa una sfida: rigenerare la voglia di fare volontariato, ormai persa tra le nuove generazioni.

L’osservazione del ministro Andrea Riccardi è significativa: è in corso una “crisi del tessuto sociale del Paese, di quella trama connettiva che si è consumata negli ultimi decenni. Le reti associative che avevano fatto tanta parte della nostra storia si sono dissolte, o si sono ritirate”.

La causa scatenante di questa crisi, a giudizio di Ai.Bi., è nella grande confusione generatasi nel terzo settore, quello del non-profit: un settore occupato alla rinfusa da cooperative, fondazioni bancarie, imprese sociali, soggetti così diversi che nel tempo hanno soffocato la presenza originaria degli enti di volontariato.

La soluzione è lanciare una sfidacreare il Quarto Settore, il settore del volontariato, nel quale la capacità di creare benessere e di “fare relazione” torni a ridare linfa a un mondo che rischia di finire.