La nave dei bambini abbandonati: 70 minori stipati negli slot dei maiali. Ora che fine faranno?

bambini in gabbia

Inizia male il 2015 per i minori che arrivano sulle coste italiane senza genitori alla fine di veri e propri viaggi della speranza. E’ di questi giorni, infatti, la storia dei 70 bambini siriani, provenienti da Aleppo, “sbarcati” a Corigliano, provincia di Cosenza, sul mercantile Ezadeen battente bandiera turca, partito dal porto di Antalya carico come un uovo e lento come una carretta.  In questo mercantile, i bambini (tutti sotto i 16 anni di età) hanno viaggiato stipati negli slot dei maiali e delle mucche perché questo trasportava l’Ezadeen prima di salpare verso l’Italia. Gli scafisti, scappati come ladri sull’unica scialuppa di salvataggio, li hanno abbandonati a bordo dopo aver inserito il pilota automatico.

Ma che fine faranno, ora, questi (e tanti altri) minori che arrivano sulle nostre coste senza genitori? Dopo le operazioni di soccorso dei carabinieri, finanzieri, marinai e volontari, che hanno passato la notte sul Molo 4 del porto di Corigliano, dopo che si spengono le luci dei media, dove vanno a finire questi bambini? Chi si prenderà cura di loro? Dagli slot dei maiali, in quali altre “gabbie” verranno messi?

Una serie di domande conseguenza di un’unica “domanda-madre”: perché giace in fondo a un cassetto da mesi la proposta legge (n.1658) in materia di protezione di minori stranieri non accompagnati, presentata dal deputato del Pd Sandra Zampa, il cui scopo è proprio favorire l’accoglienza di questi minori in famiglia, senza essere approvata?

Nella proposta di legge (presentata il 4 ottobre 2013 dal deputato Zampa e da una ventina di deputati della maggioranza e dell’opposizione) si vuole assicurare un’accoglienza migliore ai piccoli migranti. Nel particolare l‘articolo 8 della proposta di legge mira a promuovere “l’istituto dell’affidamento familiare di cui alla legge n. 184 del 1983 anche per i minori non accompagnati, sulla base di significative esperienze portate avanti da alcuni comuni nel territorio italiano”

 “La presente proposta di legge vuole quindi definire un sistema stabile di accoglienza – continua il deputato Zampa, con regole certe, volto a garantire pari condizioni di accesso a tutti i minori, maggiore stabilità e dunque qualità nella rete di accoglienza, ottimizzazione delle risorse pubbliche, dal momento che è noto che, nelle fasi di emergenza, cresce anche la spesa e diviene più difficile garantire efficienza e trasparenza…”.)

Nel mese di settembre scorso, inoltre, la I Commissione della Camera dei deputati ha deliberato un’ indagine conoscitiva sulla proposta di legge Zampa, ma da allora nulla si è saputo.

E intanto l’emergenza immigrazione, soprattutto dei minori non accompagnati, non solo non accenna a placarsi ma aumenta in numeri (di frequenza di sbarchi e di quantità di migranti) e brutalità: sempre più bestiali (è proprio il caso di dirlo) le condizioni in cui viaggiano i migranti senza alcuna certezza e garanzia sulla qualità dell’accoglienza che li aspetta una volta arrivati.

E i dati aumentano. Secondo l’ultimo rapporto (aggiornato al 31 agosto 2014) del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in Italia ci sono 11 mila minori stranieri non accompagnati, di questi 8.239 effettivamente “presenti” e 2.771 i “fantasmi” ovvero gli irreperibili, quelli che dopo essere arrivati sulle nostre coste, spariscono, se ne perdono le tracce …più o meno volutamente. Di questi i maschi sono 2.540 e le femmine 231.

E intanto in fondo a un cassetto giace una proposta di legge concepita proprio per loro.