La promessa di Renzi: “Adozioni internazionali, ora si cambia”

riforma_adozioneSiamo l’unico Paese europeo che ha un Tribunale per i minori e che, anziché incoraggiare le coppie a compiere quel grande gesto d’amore che è l’adozione, tende piuttosto a vessarle, frustrarle, demotivarle, inducendole a gettare la spugna. Il caso Congo ha fatto il resto, con 31 adozioni bloccate per mesi a causa di problemi burocratici. I numeri parlano chiaro: dalle 6mila coppie che avevano fatto richiesta di adozione nel 2006, siamo scesi alle 2.800 del 2013 e la tendenza al ribasso prosegue.

L’urgenza di una profonda riforma del sistema italiano delle adozioni internazionali è sotto gli occhi di tutti. Secondo le proiezioni dei primi 4 mesi il crollo si attesta fra  il 35 e 40% delle adozioni rispetto allo scorso anno. Sembrano essersene resi conto anche i nostri governanti, a cominciare dal Presidente del Consiglio.

Dando il suo benvenuto ai bambini congolesi arrivati finalmente in Italia, il premier ha twittato: “Benvenuti #acasa. Ora con la riforma del Terzo Settore ancora più attenzione alle adozioni internazionali. Insomma, Renzi l’ha promesso: ora si cambia.

Un’intenzione confermata anche dal Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. “Stiamo lavorando e cercheremo di affrontare il problema delle adozioni rendendole più agevoli. Con la riforma del Terzo Settore che abbiamo presentato, affronteremo anche questo tema e lavoreremo con lo stesso impegno anche per le famiglie che sono in una situazione analoga” alle 24 la cui adozione in Congo era rimasta bloccata.

Sull’urgenza di una riforma del settore interviene anche l’ex ministro Cecile Kyenge: “Bisogna rivedere le procedure per l’adozione internazionale – ha affermato la Kyenge –. Semplificare e guardare ai Paesi che rispettano i diritti dell’infanzia”.

Dello stesso parere il deputato del Partito Democratico Khalid Chaouki: “La vicenda dei bambini del Congo deve spronarci ora a rivedere complessivamente le norme che regolano le adozioni nel nostro Paese, mettendo al centro i diritti dei bambini ad avere una famiglia. Occorre un’azione radicale di semplificazione delle procedure – afferma Chaouki –, un abbattimento dei costi e un percorso di assistenza concreta alle famiglie che desiderano adottare. Crediamo – conclude il parlamentare Pd – sia giunto il momento per un percorso di riforma condiviso in Parlamento, insieme a tutte le associazioni e le famiglie italiane che da anni ci rendono orgogliosi di essere tra i Paesi più generosi, con il maggior numero di bambini adottati”.

La necessità di una riforma del sistema è evidenziata anche a livello locale. Se ne fa portavoce la Consigliera regionale del Lazio Daniela Bianchi che denuncia come le leggi attuali creino dei tempi troppo lunghi per le adozioni, danneggiando bambini e genitori che restano per anni appesi alla speranza di vedere confermata la loro domanda di adozione. Per garantire una migliore accoglienza dei bambini adottati e farli sentire da subito parte della nostra comunità, secondo la Bianchi, è necessaria una riforma che si proponga di “accelerare il riconoscimento della cittadinanza dei minori adottati, avviare percorsi d’integrazione nelle scuole, agevolare le visite mediche e sostenere le famiglie adottive”. “In questo – afferma la Bianchi – potrà avere un ruolo fondamentale la riforma del Terzo Settore annunciata dal premier”.