La testimonianza dei profughi . “Digiunano per ringraziare Dio di avere salvato la loro vita. Quel giorno mi sono sentito un piccolo uomo di poca fede”

pellini_coppia200La vita quotidiana nella “Tenda di Abramo”, la casa di accoglienza per famiglie di richiedenti asilo recentemente inaugurata da Amici dei Bambini in provincia di Milano in accordo con la Prefettura locale, regala momenti di incredibile umanità, in cui emerge la profonda sensibilità, spirito di sacrificio e religiosità da parte dei migranti ospitati. Ne è un esempio questo piccolo aneddoto accaduto poco dopo la metà di settembre e raccontato da Paolo Pellini, coordinatore regionale di Ai.Bi. Lombardia.

 

E’ la terza volta che mi reco nella “Tenda di Abramo” dal giorno della sua apertura. Ho portato sacchi di indumenti che il Gruppo Famiglie Locali di Ai.Bi. Lombardia ha raccolto per far fronte all’emergenza, ho accompagnato alcuni degli ospiti a sottoporsi ai controlli medici, ho giocato a pallone con gli uomini del gruppo.

Ma qualche giorno fa mi è successa una cosa particolare. Sulla via del ritorno dall’ufficio postale con alcuni dei migranti ospiti della struttura, ho pensato di offrir loro un caffè o un gelato. Uno di loro, però, mi ha detto di non poter accettare l’offerta perché sta facendo un digiuno. Sul momento, un po’ allibito, non gli ho chiesto spiegazioni, anche per non sembrare troppo invadente.

Tornati in comunità, ho saputo dall’educatrice di turno che anche un’altra coppia da qualche giorno sta digiunando, dalla mattina fino alle 18 della sera.

Allora chiedo a Esther, la “lei” di questa coppia, una spiegazione sul perché stia digiunando. Mi ha spiegato che sia lei che il suo compagno sono cristiani e per loro il digiuno è una forma di ringraziamento al Signore per averli fatti giungere sani e salvi in Italia. In particolare, Esther cita la sua omonima dell’Antico Testamento che ha digiunato e pregato a lungo per la salvezza del suo popolo.  Quella salvezza che lei si è guadagnata a prezzo di incredibili sofferenze. Come tutti gli ospiti della “Tenda di Abramo”, ha una storia drammatica alle spalle: è stata vittima di violenza e ha dovuto lasciare i figli nel suo Paese, il Camerun, e li può sentire solo molto raramente. Per fortuna, nel corso del suo viaggio verso l’Europa, ha incontrato Christoph, anche lui camerunense e in fuga da una vicenda di persecuzioni e torture. Insieme ora vogliono dare inizio a una nuova vita e ringraziano il Signore per la possibilità che Egli ha dato loro.

Rimango ammirato da questa religiosità così profonda che, attraverso anche strumenti come il digiuno – ormai da noi quasi in disuso se non utilizzato in periodi particolarmente significativi dell’anno – esprime un ringraziamento a fronte di una situazione e di una storia che ai nostri occhi sembra insopportabile. Quel giorno, di fronte a quella donna, mi sono sentito un piccolo uomo di poca fede.

Pensavo di arrivare alla “Tenda di Abramo” per svolgere faccende puramente amministrative e invece sono tornato a casa con il cuore commosso dalla semplicità e dalla profondità di questa donna africana.

 

Per  garantire alle famiglie di migranti e ai tanti minori stranieri non accompagnati una giusta accoglienza e la possibilità di costruirsi un futuro, Ai.Bi. ha lanciato la campagna Bambini in Alto Mare, che si può sostenere anche attraverso una donazione libera, chiamando il numero verde 800-224455, o attraverso il Sostegno a Distanza a favore dei progetti Non lasciamoli soli, dedicato all’accoglienza in Italia, e Io non voglio andare via, finalizzato a permettere ai piccoli siriani di sentirsi a casa nel proprio Paese.

Dal 22 al 27 settembre, inoltre, presso tutte le sedi Ai.Bi. in Italia si stanno svolgendo delle serate informative sugli interventi promossi nell’ambito della campagna Bambini in Alto Mare. Dopo la serata del 22 a Bologna, Firenze, Barletta e Milano, si prosegue mercoledì 23 a Messina (ore 19), Cagliari (19.30), Torino e Roma (ore 21). Giovedì 24 appuntamento a Bolzano alle 20, per chiudere, sabato 26, a Salerno alle 18.30 all’Eco Bistrot sul lungomare Colombo 23/25.