La visita alla Grande Muraglia raccontata dalla piccola ‘reporter’ Maria Victoria Galvan

galvanIl viaggio in Cina per le famiglie adottive si avvicina al termine. Ma non si poteva lascia l’ex Celeste Impero senza una visita alla Grande Muraglia. I bimbi adottati difficilmente ricorderanno questa meraviglia, ma i loro fratellini potranno certo condividere con loro i tanti ricordi. Maria Victoria Galvan, otto anni, adottata in Colombia all’età di due anni, sorella maggiore di Gioia, ha scritto un diario di viaggio che per ora ha voluto condividere con i lettori di Aibinews. Oltre la ‘baby-cronaca’, la notizia resta una e una sola: l’adozione è una cosa meravigliosa!

“Oggi ci siamo svegliati presto, papà è stato il primo e mi ha svegliata portandomi la colazione in camera: due plumcake, uno alla vaniglia e uno al cioccolato. Dopo colazione aprendo la tenda e facendo entrare un po’ di luce siamo andati a svegliare Gioia, che stanotte non ha dormito molto, ha avuto un incubo e piangeva.Dalla finestra ho visto arrivare la nostra corriera: è ora di scendere, prepariamoci in fretta!!

Siamo scesi nella hall e tutte le altre famiglie erano già lì. Ad attenderci l’autobus che ci doveva portare alla Grande Muraglia.

 Verso la fine del viaggio mi è venuta tantissima fame e papà mi ha prontamente dato un panino col prosciutto.

Arrivati alla Grande Muraglia, il pullman ha parcheggiato, siamo scesi e prima di iniziare la scalata abbiamo fatto una pausa e un altro spuntino: questa volta una banana! Poi abbiamo iniziato a salire: papà con lo zaino sulle spalle e Gioia in braccio, io con lui, mamma dietro a fare foto.

Siamo arrivati alla prima torre, siamo entrati e mi sono affacciata per guardare giù! Abbiamo poi proseguito e siamo arrivati alla seconda: ero stanchissima e mi sono fermata mentre Stella, Ettore, Victor e Alessio hanno continuato fino alla terza.

Sono tornata al pullman con mamma, papà e Gioia ma prima di salire abbiamo fatto un’altra merenda!

Quando sono tornati anche tutti gli altri siamo ripartiti e siamo andati al ristorante. Il ristorante era al secondo piano e al primo c’era un bancarella e un negozio: davanti alla bancarella una signora ci ha fatto vedere un pupazzetto che se “innaffiato” con un po’ d’acqua, faceva pipì!

Dopo una breve visita a un negozietto, siamo andati a pranzo. Tutti gli altri erano seduti ma non c’era posto per noi.

Allora Wang ci ha detto di prendere un tavolo vuoto: che fortuna! Avevamo un tavolo tutto per noi, insieme a Chiara e a suo papà. Eravamo in 6 in un tavolo con 10 posti! Dagli altri tavoli qualcuno ha iniziato a venire a prendere cibo dal nostro.

A me non è piaciuta molto la cucina e così papà mi ha dato un panino, preparato stamattina in albergo.

Dopo pranzo abbiamo fatto altri acquisti: un campanellino per l’asilo della mamma e qualche crema da regalare.

Verso le 2 siamo ripartiti col pullman: Chiara, Stella ed io ci siamo sedute in fondo e abbiamo dormito tutto il tempo: il viaggio è volato! Adesso sono pronta a proseguire il pomeriggio di giochi a casa di Chiara”