L’adozione per me è contro natura

Emy scrive:
Piuttosto si pensi a concedere anche in Italia la fecondazione in vitro libera ai single. L’adozione per me è contro natura, perché io, il bene in senso umanitario, lo voglio anche al primo che passa. Però da qui a sentirmi di sacrificami per lui, tirare la cinghia, rinunciare agli svaghi, passare le notti in bianco, ecc., ecc… Dev’essere il tuo! Il DNA non è acqua e il single non è un baby sitter o un educatore. Io finirei senza cattiveria per volergli bene come se fosse un cagnolino.

Responsabile area AsiaCara Emy:

da qui a sentire di volersi sacrificare per un bambino “non mio” c’è, appunto, la formazione e l’accompagnamento alla genitorialità adottiva, e la nascita nella coppia e nei genitori della consapevolezza che quello è il loro figlio.

Che siano altri a stracciarsi le vesti o a scandalizzarsi per le sue parole. Ad Ai.Bi. le conosciamo bene: sono le parole che abbiamo udito da coppie messe alla prova, tante delle quali oggi hanno una numerosa e vulcanica famiglia adottiva.

Per quanto riguarda i single è nostro sogno, poi, che sia estesa loro la possibilità di adottare un minore straniero, visto che già gli è data per adottarne uno nazionalmente.

E ci vuole anche un pizzico di follia, cara Emy, quello che non poche coppie hanno avuto una volta incontrata la sterilità, anche dopo uno o più tentativi di fecondazione: non riusciamo ad avere un figlio nostro? Disponiamoci per adottarne uno abbandonato o orfano, perché è forse lì il nostro figlio tanto cercato….

E la follia di credere in questo: che, se si parla di adozione, l’umanitarismo – in questo lei è sulla nostra linea – è meglio darlo via al primo che passa. Adottare non è umanitarismo, è il più grande atto di giustizia che lei possa compiere in vita sua. Un atto di giustizia alla sua voglia negata di essere genitore, un atto di giustizia al minore abbandonato…

Un atto semplice e antico quanto la terra. Non ci crede? L’Amore non è acqua: se le capiterà un viaggio all’estero, si rechi in uno qualsiasi delle centinaia di migliaia di orfanotrofi del mondo. Capirà che quello che da qua può venire visto solo come un atto di pietismo è in realtà un gesto di amore, che allieva ogni “sacrificarmi per lui”, ogni “tirare la cinghia”, ogni “rinunciare agli svaghi”, ogni “passare le notti in bianco”.

Alberto Pazzi, responsabile area Asia di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini

– Aggiungiamo il messaggio di Valentina, figlia adottiva e operatrice di Ai.Bi.:

“Ricordiamoci che non solo le coppie sterili accolgono un figlio in adozione, e soprattutto ricordiamoci che sono sempre le cose che sembrano più difficili da realizzare, le più belle della vita! Se lei Emy credesse un po’ di più in se stessa… Magari un giorno capirà, ma spero vivamente che non abbia già figli perché io non vorrei una mamma che si sacrifica per me… magari invece una mamma che si dona a me per Amore. Ma sono finezze.

Da ultimo, la natura ci ha generati e la natura ci ha accolti… sfido a negarlo, nessun artificio o provetta, glielo assicuro… tutta natura, e che natura!

Ci venga a conoscere, se vuole, le farebbe bene… non mordiamo… garantito!”.