Lampedusa. Concluso il campo volontariato dei ragazzi. “Un’immersione nell’ ‘abbandono’ per donare un sorriso ai più fragili: i minori stranieri”

lampedusaAnche quest’anno, per la seconda estate consecutiva, si è svolto il Campo di volontariato organizzato da Amici dei Bambini, presente a Lampedusa dal 2013 con il progetto “Bambini in alto mare”. Questa volta erano in 13 i campisti che con la valigia e il cuore pieno di entusiasmo sono “sbarcati” sull’isola per trascorrere le loro “vacanze” e discutere di “giusta accoglienza”.

Con il progetto Bambini in alto mare, Ai.Bi è pronta a rafforzare il sistema di accoglienza a favore dei minori stranieri non accompagnati e delle mamme sole con bambino offrendo strutture e servizi dedicati oltre che una rete di famiglie affidatarie su tutto il territorio nazionale.

Il campo di Lampedusa è il posto di eccellenza dove i volontari vengono trascinati in un percorso di conoscenza con le realtà locali e nazionali. Ricordo perfettamente il primo giorno che sono arrivata… – racconta Giulia– il calore della terra, che poi scoprirò solo in seguito e’ anche uno degli aspetti tipici del carattere dei lampedusani, mi ha avvolto completamente. E sono loro, gli isolani ad aver conquistato il mio cuore, in questa settimana con le loro commoventi storie ma soprattutto con la loro accoglienza” .  Ed eccoli arrivati quindi pronti a capire, a dare una mano agli operatori di Ai.Bi. Lampedusa, a cercare di dare una risposta alle mille domande e dubbi che affollavano la loro mente prima di partire, a immergersi in quella realtà che fino a quel momento avevano solo vista in tv.

L’esperienza è stata positiva – dice Ornella – , ho imparato molto e conosciuto un luogo che mi è entrato nel cuore! Le storie e le testimonianze che ho ascoltato mi hanno davvero chiarito cosa succede in quest’isola che è la Porta dell’Europa per tante persone che fuggono dalla violenza…” . I volontari si sono alternati in due settimane per conoscere da vicino il fenomeno migratorio nell’ultimo o il primo territorio italiano ed europeo che è la fantastica isola di Lampedusa. Il primo gruppo è arrivato il 25 luglio mentre il secondo al rientro di questi primi volontari: dall’1 all’8 agosto. Oltre che visitare luoghi simbolici dell’isola e conoscere chi si spende  per una dignitosa accoglienza, i volontari hanno fatto un interessante percorso di conoscenza del territorio e di tutte le realtà che vi operano all’interno a livello culturale, naturalistico, istituzionale. In una settimana gli è stata data la possibilità di vivere l’isola in ogni suo aspetto e rimanerne affascinati.

Veronica ci ha permesso di conoscere meglio l’isola ed i lampedusani -raccontano Elisa e Angel –, anche al di la’ della questione dei migranti nello specifico – rendendo cosi’ l’esperienza anche un po’ una vacanza piacevole ed interessante. Il balance tra incontri programmati e tempo libero e’ stato perfetto perche’ ci ha permesso di imparare tanto ma anche di goderci un’ isola cosi’ bella (sia dal punto di vista naturalistico che culinario!)…” . Si può definire infatti un campo studio e sensibilizzazione, il vero volontariato inizierà al loro rientro… quando potranno raccontare ciò che succede davvero a Lampedusa e fare cosi una giusta informazione.

Amici dei Bambini grazie ai Campi di Volontariato che ogni anno organizza anche in altre parti del mondo offre la possibilità di “immergersi nell’abbandono” e di lottare al loro fianco, per donare un sorriso ai bimbi accolti negli istituti o capire il senso di un lungo viaggio e il bisogno di una giusta accoglienza. Un campo di lavoro, infatti, in ogni sua declinazione, è servizio. È toccare con mano quello che il cuore ci invita prima ad ascoltare, poi a vivere. È realizzare se stessi. Diventa così anche un cammino interiore e, come ogni buon cammino che si rispetti, porta con se lo sforzo di fare e ascoltare, la fatica di sorridere per donare serenità,  la facilità con cui a volte ci si commuove. Un cammino che fa incontrare culture, luoghi, stili di vita, visi, sguardi e mani di persone che chiedono aiuto e che lo offrono, con un amore smisurato e con l’intelligenza di chi sa che solo accogliendo si diventa tutti un poco più grandi.

“Sono rientrata davvero soddisfatta dell’esperienza vissuta a Lampedusa!– dice  Benedetta –  Complessivamente il campo mi è servito tanto per avere una visione più realistica e meno immaginata e soggettiva della realtà, cosa che prima di partire non avevo. Mi porterò questa esperienza nel cuore per sempre e spero segni il mio modo di vedere e raccontare l’isola a chi mi sta vicino facendo una breccia, anche se piccola, nel muro dell’indifferenza…”. Graziano aggiunge che “Non potrò più dimenticare quest’esperienza. Tante persone di cuore, tanta gente super disponibile e super impegnata. Ora la questione è: il problema è di una portata gigantesca. E io che cosa posso fare per dare un mio piccolo, ma costante contributo!?!?” 

Inizia ora la vostra missione! Raccontate, testimoniate, contagiate di sane parole le persone che vi stanno intorno. Create occasioni di confronto e di scambio con gli amici e con i conoscenti. Nessuno potrà rimanere indifferente davanti ai vostri racconti! D’altronde è quello che AiBi – Amici dei Bambini cerca di fare quotidianamente, cioè raccontare cosa accade, attraverso gli occhi dei suoi operatori. Insieme, la nostra voce, sarà più forte!