Lazio Adottami, nasce, ma con il piede sbagliato, la Banca dati Regionale sulle Adozioni

Ma è proprio difficile nel mondo delle adozioni imboccare la strada della collaborazione fra le istituzioni e il privato sociale? E’ stata infatti annunciata il 9 Novembre dalla Regione Lazio un’ importante iniziativa, la costituzione della Banca dati Regionale sulle Adozioni, ancora una volta un’iniziativa annunciata ma non partecipata! Tutti gli enti, ovviamente, hanno ricevuto l’ invito alla presentazione che si è tenuta al Palazzo istituzionale del Tribunale dei Minorenni di Roma. Nello specifico è stata costituita una banca dati regionale per monitorare l’andamento dell’adozione nazionale e internazionale, su tutto il territorio della Regione Lazio, anche al fine di garantire livelli adeguati di intervento, con particolare riferimento al sostegno delle coppie adottive e dei minori adottati. Hanno preso parte alla presentazione La Presidente del Tribunale dei Minori di Roma Melita Cavallo, l’Assessore regionale Aldo Forte, Remigio Brachetti,Presidente di LAit spa, società che ha realizzato il sistema applicativo che presto sarà caricato su www.socialelazio.it .

La Cavallo ha evidenziato i punti forti della banca dati che permetterà la riduzione dei tempi, trasparenza, integrazione tra istituzioni ma anche tra il Tribunale e i G.i.l.A. (Gruppi Integrati di Lavoro Adozioni dei servizi sociali). Verrà finalmente informatizzata la trattazione delle coppie disponibili all’adozione, che fino a oggi giacevano sulle scrivanie in fascicoli cartacei e polverosi.

“Non presentiamo un progetto, ma un servizio che parte” ha sottolineato l’Assessore Forte. Sul sistema sono stati caricati già oltre duemila fascicoli delle coppie che nel Lazio hanno avanzato la richiesta di adozione negli ultimi tre anni.

Intervengono per i Gil la Dottoressa Simonetta Cavalli e Anna Zaralli che hanno evidenziato come la banca dati sia un primo passo verso l’integrazione.

I tecnici di LAit spa spiegano che nella banca dati confluisce il fascicolo informatizzato della coppia, in particolare tutte le informazioni rilevanti della relazione psicosociale. La procedura segue questi passaggi: Il Tribunale di Roma crea e apre il fascicolo che poi viene assegnato a uno dei GIL Adozioni sul territorio. Spetterà al  GIL Adozioni la lavorazione del fascicolo; dopo il colloquio della coppia con  il Giudice Onorario ci sarà l’esito del fascicolo da parte del Tribunale. Tribunale  e Gil potranno interrogare la banca dati per settori di informazioni e verificare, ad esempio,  quante e quali coppie hanno una data età, o anche di che tipo sia la loro disponibilità all’ accoglienza di un bambino. Questo aspetto sarà utile per incrociare le caratteristiche delle coppie con quelle dei bambini adottabili. In questa banca dati confluiranno anche gli esiti finali del fascicolo adottivo, vale a dire scadenza, adozione, restituzione, etc. Per la gestione della banca dati i Gil faranno una formazione specifica. Non si capisce quale sarà il ruolo degli enti autorizzati e se saranno chiamati a collaborare per la formazione delle coppie candidate all’adozione internazionale, purtroppo ancora una volta constatiamo come sia difficile far comprendere alle istituzioni, in questo caso il Tribunale dei Minori, la positività nell’ interesse dei bambini da adottare, e delle coppie stesse, di una collaborazione fra tutte le forze impegnate sul campo.

Speriamo che non sia l’ennesima iniziativa inutile: certo non parte con il piede giusto!