Ma perché il percorso adottivo deve essere così lungo ed estenuante?

Buongiorno,

mi chiamo Giorgia e seguo con attenzione ogni notizia che pubblicate sul vostro sito internet, anche se fino ad adesso non ho mai scritto nulla. Forse perché non ho mai ritenuto degno di nota, il lungo ed estenuante percorso verso l’adozione a cui mi sono sottoposta insieme a mio marito.

Abbiamo affrontato tutto a testa bassa, convinti che nell’adozione non si hanno diritti ma solo doveri; è un amore che devi meritare e conquistare giorno dopo giorno.

Oggi, dopo tanti anni, non solo non vedo una soluzione, ma mi sento di respingere al mittente con tutta me stessa le varie affermazioni come “ogni caso è diverso”, “bisogna avere pazienza”, “tenete duro” “continuate a sperar” “ è un momento difficile”.

Non è una lotteria! È la nostra vita! Per i pochi che arrivano al traguardo ho tanta tenerezza, mentre sono stanca di chi si riempie la bocca di banalità inutili. In alcuni casi penso sia meglio un rispettoso silenzio. Coppie in attesa, vi abbraccio forte!

 

IRENEBERTUZZICara Giorgia,

non sono proprio d’accordo con lei  quando sostiene che coloro che intraprendono il cammino dell’adozione, abbiano solo doveri e non diritti. Certamente le coppie che aspirano all’adozione non hanno il diritto ad avere un bambino, ma hanno il dovere di informarsi e prepararsi. Hanno però il diritto di sapere come procede il loro iter e di capire perché non vengono rispettati i tempi previsti per legge.

E’ chiaro che durante lo svolgimento dei colloqui occorre forse seguire quello che gli operatori  chiedono ma non certo a testa bassa.

Mi spiace sentire trapelare dalle sue parole tanta amarezza! Le coppie che affrontano i tanti colloqui dovrebbero essere accompagnate nel percorso adottivo, non massacrate e selezionate.

Che cosa augurarle dopo tanta sofferenza: di poter finalmente vedere la luce alla fine del tunnel.

Un abbraccio

Irene Bertuzzi

Area tecnica formazione di Ai.Bi.