Mark Regnerus: “I dati lo confermano: l’unica garanzia per i bambini è il matrimonio indissolubile fra uomo e donna”

adozioni gayGli Stati Uniti sono fortemente empiristi: se una cosa esiste, solo per il fatto che c’è, va accettata. Anche che un bambino possa crescere con due genitori dello stesso sesso. Ma qualcuno ha mai realizzato quali possono essere le conseguenze psico-sociali di questa situazione?

Ci ha pensato Mark Regnerus, professore di Sociologia presso l’Università di Austin, che ha pubblicato una ricerca scientifica intitolata “Quanto sono diversi i figli adulti di genitori che hanno relazioni sentimentali con persone dello stesso sesso? I risultati dello studio Le Strutture della Nuova Famiglia”.

Secondo la sua indagine, quanti sono cresciuti con due persone dello stesso sesso sono dalle 25 alle 40 volte più svantaggiati rispetto ai loro coetanei cresciuti in famiglie composte da genitori di sesso diverso.

La ricerca di Regnerus mostra che i primi sono tre volte più soggetti alla disoccupazione (solo il 26 per cento ha un lavoro fisso contro il 60 per cento della media), quattro volte più soggetti a ricevere assistenza pubblica (il 69 per cento contro il 17 per cento dei casi). E molto più inclini ad essere arrestati, a dichiararsi colpevoli di atti criminali, a drogarsi, a pensare al suicidio.

Il mio studio è stato il primo a prendere come campione la popolazione nazionale di giovani adulti, già usciti di casa, e cresciuti con persone dello stesso sesso. Abbiamo domandato loro quanto il modo in cui sono cresciuti ha influito sulla loro persona – ha spiegato il professore texano-. Ci siamo accorti che i tassi di disoccupazione, di difficoltà psicologiche, di dipendenza dai servizi sociali erano maggiori nei giovani adulti cresciuti con due persone dello stesso sesso. Nella maggioranza dei casi si tratta di madre biologica divorziata e convivente con un’altra donna”.

Uno studio dalle conclusioni molto nette che, non a caso, è sempre stato molto contestato dalle associazioni della galassia arcobaleno e che non è stato reso noto a sufficienza perché “le persone sono sempre più ossessionate dalla reputazione, motivo per cui l’ambiente accademico delle scienze sociali è più viziato che mai”.

La carriera di Mark Regnerus, infatti, era avviata quando è stato pubblicato il suo studio, stava per diventare professore associato, ma dopo la pubblicazione non è stato più invitato ai convegni accademici.

Ma lo studioso ha preferito non “voltare le spalle” ai dati scientifici: “Stare di fronte alla sofferenza dei bambini cresciuti con due persone dello stesso sesso e alla serenità di quelli che sono diventati grandi nell’amore stabile di mamma e papà, mi ha impedito di tacere”.

Un’asserzione che non significa che un bambino cresciuto con una mamma e un papà non avrà mai problemi, “ma questa è l’unica condizione ideale per poterlo crescere sereno”.

Chi vorrà sentire dal vivo le spiegazioni di Mark Regnerus, mercoledì 22 giugno alle 18.30 potrà recarsi presso il palazzo della Rovere a Roma, in via della Conciliazione 33, per seguire l’evento “L’amore fa la famiglia? Il nuovo mondo tra mito e realtà”, organizzato da Generazione Famiglia.

Proverò a spiegare quello che sta accadendo negli Stati Uniti e che è travisato dai media –anticipa il Professore Regnerus –  spiegherò i contenuti del mio studio e il suo sviluppo e perché l’unica garanzia per i bambini è il matrimonio indissolubile fra uomo e donna”.

Dopo le spiegazioni dello studioso texano, interverranno Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i nostri figli, l’economista Ettore Gotti Tedeschi, il presidente Jacopo Coghe eil portavoce Filippo Savarese di Generazione Famiglia.

 

Fonte: Tempi