Marocco: incontro ONG italiane

Nelle ultime 3 settimane ci sono stati diversi incontri tra le ONG italiane presenti in Marocco e l’Unità Tecnica Locale dell’ambasciata. 

Si è parlato tra l’altro dell’aggiornamento sul negoziato con l’ADS (Agence de Dévéloppement Social)

La riunione è stata  introdotta dalla cooperazione italiana che ha presentato lo stato di avanzamento della negoziazione con l’Agence de Développement Sociale e con il Ministero delle Finanze nella gestione della terza componente della conversione del debito (2 milioni di € per progetti tra ONG ita e marocchine). In particolare sono state presentate le linee direttrici decise durante le ultime due riunioni avute con l’ADS, il coordinamento dell’INDH e il MEF (Ministero delle Finanze Marocchino).

Dopo la riunione del 15 luglio l’ADS si è impegnata a redigere una nota concettuale che presenta la sua esperienza nell’animazione e accompagnamento degli attori sociali che intervengono sul territorio. Sulla base di questo documento, sono state formulate alcune osservazioni da parte della cooperazione italiana e del Ministero dell’Economia e delle Finanze marocchino discusse durante la riunione del 7 ottobre. Il 15 ottobre è stata realizzata un’ulteriore riunione presso l’ADS allo scopo di chiarire i ruoli e stabilire un calendario di incontri insieme alle diverse parti, in vista dell’organizzazione dell’ atelier di lavoro. Nel complesso i ruoli delle diverse parti saranno i seguenti: l’ADS sarà l’ente esecutore del progetto (Implementing Agency); le ONG italiane svolgeranno il ruolo di facilitatori nel processo di rafforzamento delle capacità della società civile marocchina.

Le ONG sottolineano che questo nuovo programma affidato all’ADS non è solo un successo dell’UTL sul piano strategico, ma è anche il riconoscimento di un lavoro svolto dalla ONG italiane negli ultimi due anni: infatti negli anni precedenti grazie al PASC e ai progetti CTM e CTM2 le ONG hanno consolidato la loro capacità di azione congiunta, mettendo in rete le loro esperienze nei rispettivi territori d’intervento.