«Meno istituti, più famiglia». E’ la nuova Autorità centrale cilena guidata da Marcela Labraña Santana

labrana 200«I bambini traumatizzati, in età prescolare o neonati non possono stare in istituto. Quando devono essere allontanati dai loro genitori, è preferibile che vivano in un’ altra famiglia che li accolga, perché la mancanza di affetto segna i bambini per tutta la vita». A dirlo è Marcela Labraña Santana, neodirettrice dell’Autorità centrale cilena.

Nominata al vertice del Sename (Servizio Nazionale per i Minori) dal Ministero della Giustizia, subentra a Rolando Melo e riassume il suo programma in due parole chiave: discontinuità e riforme.

Ai microfoni del quotidiano La Tercera, Labraña dichiara di voler dare la svolta rispetto ai governi precedenti e avviare ‘riforme profonde’ nei prossimi quattro anni. Il vertice dell’Autorità centrale cilena, in sintonia con il Ministro della Giustizia, intende bloccare i due progetti per l’infanzia che il Governo precedente ha inviato al Congresso. In particolare, la riforma che puntava a separare le risorse e i programmi destinati ai minorenni che sono sotto la protezione del Sename e il progetto che riformula i diritti dei minorenni.  Una decisione che Labraña ha motivato con queste parole: «Abbiamo bisogno di riforme radicali, piuttosto che cambiamenti solo di facciata. Per questo opereremo in sinergia con i legislatori» aggiungendo che l’obiettivo è quello di elaborare un sistema di protezione per la generazione 2.0, ovvero i nativi digitali.

Tra le urgenze, la riforma del sistema dell’accoglienza residenziale. Labraña ha annunciato che prenderà in considerazione il rapporto della Camera dei Rappresentanti, riguardo all’accoglienza del sistema SENAME. L’autorità cilena ha rimarcato: «Bisogna riformulare e migliorare le condizioni dei bambini che vivono in istituto, e abbiamo bisogno di una riforma più profonda e più veloce». Questo aspetto- ha aggiunto Labraña deve essere riconosciuto come «una lacuna» dell’attuale sistema, ma occorre «passare dalla diagnosi all’ azione». Secondo Labraña, questo può essere un processo rapido, perché «non tutto dipende dal denaro, ma occorre anche migliorare la gestione».

Di professione educatrice dell’infanzia, Marcela Labraña Santana fa parte del Partito “Democratico Cristiano” e alle ultime elezioni si è candidata come deputata nel Distretto 29 (La Pintana, Pirque, Puente Alto e San José de Maipo). E’ stata Governatrice della Provincia di Cordillera durante il primo Governo Bachelet.