Milano: crollano gli affidi. Occorre l’intervento delle organizzazioni del privato sociale

Rivolgiamo un appello alle famiglie milanesi per accogliere nelle proprie case bambini e ragazzi in difficoltà: i minori ospitati nelle comunità del capoluogo meneghino sono oggi 1.500, di cui 600 in media quelli potenzialmente affidabili. Le famiglie affidatarie, però, al momento sono ferme a 240.

Milano, attualmente, ha un rapporto difficile con l’affido. Ma adesso il Comune annuncia una svolta, adottata con successo da altre amministrazioni: anche i parenti, fino al quarto grado, riceveranno un contributo economico per il loro impegno.

Ad oggi si offrivano di ospitare il minore senza alcun contributo e, come da dati forniti dal Comune di Milano, questo ha fatto registrare un crollo di adesione del 60%, probabilmente proprio per difficoltà economiche. Palazzo Marino, nell’ambito della revisione del sistema di affidamento familiare, ha stabilito che i parenti avranno diritto ad un contributo mensile di 350 euro, per gli affidi extrafamiliari, invece, è stato aumentato da 430 a 480 (che possono salire a 700 euro in caso di disabilità).

L’obiettivo è riuscire a raddoppiare la disponibilità, ribadendo la possibilità di accogliere anche ai single, che per legge possono avvicinarsi tranquillamente a questo istituto, a differenza di quanto avviene per l’adozione.

E per rafforzare questo appello, con il quale abbiamo aperto, lanciamo una proposta, un invito che potrà sicuramente diffondere notevolmente l’affido: rivolgersi al privato sociale, contattare associazioni, enti privati o cooperative, utilizzare la loro esperienza come guida per avvicinarsi a questa grande forma di accoglienza. Che siano anche e soprattutto le istituzioni ad avvicinarsi al terzo settore, per reclutare sempre più famiglie affidatarie e per garantire a quest’ultime un percorso sicuro e sereno nell’accoglienza di un bambino.

Infatti, in Associazioni come Amici dei Bambini, per esempio, vengono organizzati momenti informativi per acquisire informazioni tecniche sull’istituto dell’affido, dando la possibilità di poter conoscere una famiglia affidataria, che porta la propria esperienza. Si possono seguire corsi di formazione, in cui vengono utilizzate metodologie di attivazione di gruppo per poter entrare maggiormente nelle dinamiche, che ci si trova a vivere durante un progetto di affido.

L’Associazione si prende l’impegno di stare accanto alle famiglie, che si rendono disponibili per l’affido attraverso gli operatori, ma soprattutto anche tramite le famiglie dell’Associazione, che hanno già avuto esperienze di affido o le hanno tutt’ora in corso. Ma se gli appelli son fatti di parole, mettiamo pure in grassetto il concetto fondamentale, in questo caso: accogliamo i bambini !