aspiranti tutori volontari convocati da Garante Infanzia

Minori stranieri non accompagnati: da sabato a lunedì in Sardegna corso per aspiranti tutori volontari. Anche Ai.Bi. protagonista

L’iniziativa, promossa dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, prevede numerosi momenti di approfondimento giuridico e socio-psicologico sulle funzioni e le prerogative della nuova figura

aspiranti tutori volontari convocati da Garante InfanziaCi sarà anche un esperto di Amici dei Bambini tra i relatori che prenderanno parte al Corso di formazione per aspiranti tutori volontari di minori stranieri non accompagnati in programma a Quartu Sant’Elena (CA) dal 10 al 13 novembre. L’appuntamento prevede 27 ore complessive di seminari che faranno il punto in modo ‘globale’ sulla legislazione, i diritti e doveri, il sistema nazionale di accoglienza, i numeri degli arrivi e le rotte, il profilo dei minori, le varie procedure da mettere in campo, con vari focus groups per rinsaldare le fila, sul ruolo e le competenze dei nuovi ‘tutori’.

Il dr. Diego Moretti, responsabile del progetto ‘Bambini in Alto Mare’ di Ai.Bi., parlerà domenica mattina sul tema dell’affidamento familiare.

Divenuti necessari e urgenti con l’approvazione della legge 47/2017, i tutori volontari per poter operare con consapevolezza devono sostenere degli specifici percorsi di formazione, come quello di Quartu Sant’Elena. Sono finora diverse migliaia le candidature giunte sulla scrivania del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza: una risposta quanto mai necessaria, soprattutto considerando i numeri recenti degli ‘under-18’ stranieri giunti nel nostro Paese: nei soli primi 6 mesi del 2017 sono stati 12.239, circa il 4% in più rispetto allo scorso anno e nella stragrande maggioranza (93,2%) arrivati in Italia non accompagnati, ovvero privi di legami familiari.

In questo senso, come segnalato da Avvenire in un recente articolo, “i dati della Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche dell’integrazione del Ministero del lavoro al 30 aprile 2017 riportavano 15.939 Msna (Minori soli non accompagnati) complessivamente presenti in Italia, di cui il 26,1% accolti in centri di prima accoglienza e il 65,8% in strutture di seconda accoglienza, per un totale di 1.917 strutture complessivamente censite”.

Nonostante l’avvio della legge, c’è ancora molto da fare per ridurre al minimo la loro permanenza nei centri di prima accoglienza e per far crescere tipologie alternative e ‘diffuse’ di presa in carico, volte alla loro efficace integrazione nel tessuto socio-urbano-economico e alla loro progressiva autonomia nel lavoro e nella vita. Un compito al quale proprio i tutori volontari possono offrire un contributo più che significativo.