MONGOLIA:ALLA SCOPERTA DEL COUNTRY-SIDE

Ulaan Baatar, pur  essendo una capitale molto bella, non rappresenta tuttavia  il paesaggio e la vera cultura mongola.  Pertanto si è deciso di avventurarci nel country-side: a Arvaikheer, capoluogo dell’Aimag Övörkhangai, situato al centro della Mongolia.

Per arrivare ci sono due mezzi di trasporto: l’aereo o l’autobus locale, giustamente si è scelto di prendere quest’ultimo per avere l’occasione di poter osservare ed ammirare il paesaggio che si trasformava lungo i 400 km di strada asfaltata ( l’unica in tutto l’Aimag). Siamo partite con la neve ed il ghiaccio e siamo arrivate a destinazione dove non era presente neanche un cristallo di neve.  Alla stazione degli autobus ci hanno accolto calorosamente ed affettuosamente Padre Giorgio Marengo e Suor Lucia, dei Missionari  della Consolata. Questi missionari svolgono diverse attività a beneficio della poverissima popolazione locale: dal dopo-scuola per i bambini e per  i ragazzi, al taglio e cucito per le donne  al fine di consentire loro di avere un minimo di sostentamento.Il materiale necessario per la realizzazione di borse, ciabatte e vari altri oggetti viene  portato direttamente nelle ger delle donne e, dopo aver deciso insieme il disegno,  una volta ultimato il prodotto viene riportato alla Missione della Consolata,  dove Padre Giorgio Suor Lucia lo comprano,  contando sulla possibilità di rivendere (soprattutto all’estero o per i turisti che d’estate viagginao in Mongolia!) per poi ricavare i fondi necessari al mantenimento del progetto.

Dovrei dire proprio cose molto ma molto carine!

Ad Arvaikheer non  vi sono molte cose da vedere a livello architettonico e storico: una statua rappresentante il Buddha inaugurata questo settembre situata al centro del parco pubblico, anche se l’entrata è a pagamento, ed il pal azzo del governo.

Però, il tutto viene ricompensato dalla bellezza del paesaggio, del cielo (in particolare durante il tramonto e l’alba vi sono colori che ti fanno rimanere attonita ed estasiata per l’intensità e vivacità!)….  Si vede questa distesa pianeggiante interrotta ogni tanto da qualche montagna, che esprime un senso di infinito. Da  questo città ha inizio infatti la pianura del Gobi. 

A riguardo delle persone, si possono notare i veri usi e costumi della Mongolia. La loro cordialità, gentilezza ed  ospitalità aiuta a rendere il country-side molto affascinante e rilassante. Purtroppo dato il periodo e la diversa altitudine  è molto freddo e ventoso, vi sono diversi gradi di differenza tra la capitale e Arvaikheer. …Insomma, un fine settimana a meno venti gradi ma che rimarra’ assolutamente indimenticabile!!!