Napolitano su adozioni e affido: il legislatore intervenga per risolve le criticità emerse

napolitanoSe l’invito proviene dalla più alta carica dello stato, qualche speranza che qualcosa cominci a muoversi, in tema di affido e adozioni, c’è.

Il Presidente della Repubblica, infatti, è intervenuto per sollecitare il Parlamento a un intervento “organicosulla legislazione in materia. Lo ha fatto con un messaggio diretto ai partecipanti del convegno intitolato “Il diritto di bambini e ragazzi alla famiglia: come rilanciare adozioni e affidi”, promosso dalla commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, presieduta dall’On. Michela Vittoria Brambilla, e organizzata in concomitanza della Giornata Internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Poter essere accolto e crescere all’interno di un ambiente familiare sereno rappresenta un fondamentale diritto del minore, un bene sociale irrinunciabile“, ha innanzitutto evidenziato il Presidente Napolitano. “Già nella scorsa legislatura la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza aveva svolto un’accurata indagine, dalla quale erano emersi i rilevanti cambiamenti intervenuti nel corso del tempo nelle scelte di affido e di adozione da parte delle famiglie italiane e le conseguenti significative criticità sulle quali si riteneva necessario intervenire“.

Dall’alto del suo ruolo istituzionale, Napolitano ha tenuto quindi a distinguere ruoli e funzioni, richiamando il Parlamento alle proprie responsabilità. “Alcune risposte alle emergenze sono venute dalla magistratura, ma spetta al legislatore il compito di affrontare in modo organico i seri problemi finora individuati”.