Niente restrizioni per il weekend, ma Pasqua in lockdown

Il Governo vara una nuova stretta visto il rialzo della curva epidemiologica e il passaggio di molte regioni in zona rossa. Si attende un nuovo decreto per certificare anche le chiusure dei giorni di Pasqua

Fine settimana, tempo di decisioni. Il Covid ha ormai scandito i tempi della vita delle persone e delle decisioni politiche, con il fine settimana diventato periodo decisivo per gli ultimi incontri tra Governo e Regioni per comunicare e condividere i nuovi provvedimenti, valutare i dati, decidere i “colori” che verranno assegnati a partire dal lunedì successivo e prepararsi a comunicare le decisioni ai cittadini.

Mezza Italia in zona rossa

Non fanno eccezione le giornata di ieri, 12 marzo, e sabato 13, che hanno certificato una significativa stretta ulteriore alle restrizioni. Anche perché, a partire da lunedì 15 marzo, dovrebbero passare in zona rossa la Lombardia, le provincie autonome di Trento e Bolzano, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Veneto, Marche. Arancione, invece, per: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Toscana, Valle d’Aosta; con la conferma della sola Sardegna in zona bianca.

Per le zone arancioni, rimane consentito lo spostamento all’interno del comune verso una sola abitazione privata, una volta al giorno tra le 5 e le 22. Il limite è di due persone oltre i figli minori di 14 anni. Vietati gli spostamenti, invece, in zona rossa.
Differenze anche per la pratica sportiva, con le zone arancioni che consentono l’accesso ad aree attrezzate e parchi pubblici, mentre in zona rossa si può rimanere unicamente nei dintorni dell’abitazione.

Verso una Pasqua in lockdown

Niente lockdown, invece, per questo weekend, con Mario Draghi che tiene fede a quanto promesso di evitare il più possibile decisioni dell’ultimo minuto.
Per portarsi avanti, però, il Governo ha fatto intendere che a breve arriverà un decreto legge (in sostituzione del DPCM) per regolamentare il prossimo periodo fino a Pasqua. Che quasi certamente sarà, questa volta sì, di lockdown, sulla falsariga di quanto fatto nel periodo natalizio.