Non ho i soldi per adottare: vi sembra una questione da poco?

Didi scrive:

vi state tanto battendo per togliere questa idoneità dai tribunali e darla agli enti, ma avete fatto passare in secondo piano una questione altrettanto importante per molte famiglie, forse molto più che la questione dell’idoneità: quella della gratuità dell’adozione internazionale. Molte famiglie non possono accedervi perché economicamente non possono permetterselo, vi sembra una questione da poco? e invece cosa leggiamo in questi giorni?? che Monti vuole ridurre la deducibilità delle spese!!!!!! vi rendete conto? mi sembra che nel vostro manifesto c’era anche questo punto, proprio non è stato considerato! Perché non vi battete, ma proprio fino allo sfinimento, per questo? Sul forum già le coppie si stanno mobilitando, perché non lo fate anche voi magari alternando nelle vostre news anche qualche lettera che parla di questo, invece che solo di questa benedetta idoneità?? se vogliamo aprire a nuove risorse disponibili ad adottare mi sembra una questione altrettanto importante questa.

Cara Didi,

La ringrazio perché sottolinea l’aspetto critico dei costi dell’adozione internazionale. Certo è un punto fondamentale della proposta di legge di Ai.Bi. e non è assolutamente dimenticato.

Nella riforma di Ai.Bi. ogni aspetto è strettamente collegato agli altri: per arrivare ad una riduzione dei costi dell’adozione siamo convinti che si debba partire proprio dalla riforma dell’attuale sistema di funzionamento degli Enti autorizzati e da una razionalizzazione delle risorse disponibili.

Siamo purtroppo in un’epoca di crisi e dobbiamo perciò tenere conto del fatto che non è possibile per lo Stato affrontare costi maggiori. E’ dunque comprensibile la proposta di Monti in questo momento di difficoltà per il Paese, ma la vera riforma sarà fatta quando si raggiungeranno i due principali obiettivi.

Da una parte, occorre realizzare un nuovo sistema di Enti autorizzati, che saranno in numero drasticamente inferiore a quello attuale: servono meno Enti in grado di funzionare in maniera trasparente e secondo economie di scala (più adozioni a costi inferiori), rispettando le tariffe massime previste dalla Pubblica Amministrazione per i servizi resi alle coppie. Questo nuovo sistema tramite nuovi requisiti per gli Enti consentirà una riduzione delle spese procedurali per le coppie del 30-40%.

D’altra parte, occorre eliminare le fasi dell’iter che rappresentano un appesantimento procedurale e che comportano grandi costi per le casse dello Stato (costi dei Tribunali per i minorenni rispetto alle procedure adottive dei minori stranieri; costi dei Servizi Sociali per la formazione che può essere svolta in maniera uniforme a cura degli Enti autorizzati; costi delle Agenzie regionali per l’adozione, e così via).

Quando questi obiettivi saranno realtà, sarà possibile pensare anche ad un bonus per gli adottanti sulla base di criteri reddituali (per esempio sotto forma di assegni familiari), in modo da rendere l’adozione totalmente gratuita per alcune famiglie.

Un caro saluto

Enrica Dato

Ufficio Diritti dei Minori di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini