Ora che i nostri figli sono grandi, come famiglia possiamo fare altro?

 

Caro direttore,

inutile dirle che seguiamo sempre con interesse la vostra rubrica, in particolare negli ultimi mesi.

Da un po’, infatti, io e mio marito Carlo ci stiamo chiedendo se ancora una volta la nostra famiglia, la nostra unione e la nostra casa può essere messa a disposizione di tante famiglie e bambini che vivono un periodo difficile.

Ormai i nostri figli sono grandi, l’ultimo dei tre è più che un adolescente. Abbiamo fatto la nostra “parte” di genitori accompagnandoli nella loro crescita e nelle loro scelte, non sempre condivise, naturalmente, ma sempre sostenute, accettate e rispettate.

Ora ci chiediamo se, come coppia e come famiglia possiamo fare altro? In un passato non tanto lontano abbiamo avuto una breve ma intensa esperienza di affido. E’ stato un momento impegnativo per tutti noi, ma vedere F. crescere e la sua famiglia superare pian piano le difficoltà che lo avevano portato con noi, ci ha resi ancora più uniti.

Non ci arroghiamo il diritto di pensare che anche per F. abbiamo fatto “la nostra parte” di famiglia che si definisce, come spesso leggo sul vostro sito, ‘accogliente’, ma vorremmo poter essere accompagnati in questo nostro nuovo cammino.

Certi che ci saprete dare qualche utile consiglio, vi ringraziamo di cuore.
Maria e Carlo

 

Valentina BrescianiGentilissimi Maria e Carlo,

grazie per averci contattati. La vostra lettera mi ha trasmesso un forte l’entusiasmo che sicuramente caratterizza la vostra famiglia. Che cosa può fare una famiglia come la vostra? Continuare a rendersi disponibile per l’affido familiare in tutte le sue forme. Vi vorrei parlare di una delle tante forme di affido familiare: diventare una Casa Famiglia.

Che cos’è la Casa Famiglia?

Il modello di Casa Famiglia di Ai.Bi. si fonda su una coppia di coniugi che avendo già avuto esperienze di affido familiare (come voi), dà la disponibilità ad accogliere fino a un massimo di 6 minori (dagli 0 ai 18 anni). La Casa Famiglia è un servizio residenziale di accoglienza per minori. Gli ultimi dati del 2010 parlano di 29.300 minori fuori famiglia, per cui c’è sempre un enorme bisogno di famiglie che si vogliono aprire all’accoglienza.

I bambini che arrivano all’interno delle nostre strutture, sono minori sotto tutela, ciò significa che sono in carico al Servizio Sociale di competenza. Il servizio sociale, che ha ricevuto il mandato dall’Autorità Giudiziaria, predispone un progetto a tutela del minore.

La maggior parte dei bambini ha vissuto l’allontanamento dalla famiglia d’origine a causa di grosse problematiche come la trascuratezza, l’incapacità genitoriale, il maltrattamento, episodi di violenza o anche tossicodipendenza, alcolismo da parte della famiglia d’origine.

Lo scopo della Casa Famiglia vuole essere quello di accogliere i bambini che ne hanno bisogno, coccolarli, accudirli e far assaporare loro il clima familiare, in modo da poter dare strumenti per poi essere pronti per essere accompagnati verso il loro progetto di vita definitivo come l’adozione o il rientro a casa. Spesso accompagniamo i bambini verso un altro progetto di affido familiare.

A nostro modo di vedere, la Casa Famiglia non è la risposta definitiva per loro, viene intesa come un momento di passaggio dove potersi “preparare” al loro progetto di vita.

Ai.Bi. mette a disposizione alla famiglia di riferimento della Casa Famiglia ogni genere di supporto: educatore a supporto della famiglia accogliente, il coordinatore che mantiene i contatti con i diversi Servizi Sociali, sviluppa la rete di famiglie, fondamentale per chi vive una scelta di vita così importante e anche una psicologa per poter rileggere i comportamenti e le reazioni dei bambini accolti..

A livello organizzativo, l’associazione si impegna nella ricerca dell’immobile, adatto secondo i requisiti richiesti dalle normative regionali, nella zona di residenza della coppia, in modo da rimanere nel territorio di appartenenza della famiglia e in modo da garantirle abitudini, stile di vita, amicizie anche con la Casa Famiglia avviata. E’ l’associazione che si fa carico della maggior parte delle spese economiche della struttura e per i minori accolti, grazie alle rette che i servizi ci pagano per l’inserimento del minore e grazie anche a diversi finanziatori esterni che continuano a sostenerci.

Se desidera approfondire la realtà della casa famiglia per come la vive Ai.Bi., Vi invito a partecipare ad un momento di informazione e approfondimento che avverrà il 26 gennaio 2013 dalle ore 15 fino alle 17 presso il Centro Servizi alla Famiglia Fidarsi della Vita in viale Affori 12 a Milano. Potrà essere l’occasione per ascoltare i nostri operatori e le nostre famiglie parlare del cosa significa essere e diventare Casa Famiglia.

Oppure potete segnalare la vostra disponibilità come famiglia accogliente ad intraprendere un percorso di apertura di una Casa Famiglia con la nostra associazione attraverso il form presente sul nostro sito nella sezione “lavora con noi- candidatura famiglia per casa famiglia” (https://www.aibi.it/ita/lavora-con-noi/italia), o ancora chiamando allo 02/988221 – 2.

Sarà nostra cura ricontattarVi per fissare un colloquio di conoscenza e valutare se è possibile intraprendere un percorso insieme.

Grazie mille e spero di conoscervi personalmente.

Valentina Bresciani

Settore Affido e Servizi Italia e coordinatrice Case Famiglie di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini