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Cile. Vicente e Leonardo senza alcun tentennamento sono usciti dall’istituto. E non si sono voltati più indietro. “Mamy, vàmonos”

Un insieme di tenerezza e forza. Due sorrisi luminosi, con lo sguardo determinato, sono apparsi a Daniela e Luca Chiama un giorno di dicembre dello scorso anno, nell’istituto di Concepciòn in Cile.  Vicente e Leonardo, oggi 8 e 7 anni, sono andati incontro a mamma e papà senza esitazioni, così come senza alcun tentennamento sono usciti dall’istituto. E non si sono voltati più indietro. “Può immaginare la nostra emozione, in attesa che si aprisse la porta di quella piccola e caldissima stanza dell’istituto – dicono i signori Chiama – . Poi finalmente li abbiamo visti arrivare…sembravano così piccoli! Abbiamo subito giocato insieme e dopo un po’ Vicente ci ha preso per mano e ha detto “Mamy, vàmonos, Mamma, andiamo’.”

Kenya. Una nuova sfida per Ai.Bi: sconfiggere l’auto-esclusione dei care leavers

L’auto-esclusione è un problema che lo staff di Ai.Bi Kenya sta riscontrando maggiormente  soprattutto tra i ragazzi che non hanno completato il ciclo di studi: questo succede perché pensano che le attività di inclusione lavorativa e sociale non li riguardino.  E’ proprio e maggiormente a loro si rivolge Ai.Bi con la chiara consapevolezza che c’è un forte bisogno di raggiungere tutti quei care leavers che si sentono esclusi, emarginati e sfortunati.

Utrecht (Olanda). Sfide e opportunità future dell’adozione internazionale, dalla tutela dei minori nei Paesi di origine al sostegno alle famiglie adottive

Quali sono le sfide e le opportunità che attendono l’adozione internazionale in Europa? E soprattutto: quale sarà il ruolo dell’accoglienza adottiva nella società del futuro? A queste domande ha provato a rispondere Euroadopt, la rete di 20 enti accreditati europei che operano nel campo delle adozioni internazionali, in una conferenza che si è tenuta a Utrecht, in Olanda, il primo e il 2 giugno.

Nel suo primo prodigio di resurrezione, Gesù ci mostra la vera compassione come “accoglienza” del dolore altrui

Dopo la Quaresima, la Pasqua, la Pentecoste e le solennità che seguono le feste pasquali, riprendiamo la lettura del Vangelo di Luca, che ci accompagnerà fino all’Avvento del prossimo anno liturgico. La scena del Vangelo di oggi è molto bella e giustamente famosa. È il racconto del primo prodigio di una ‘resurrezione’, nel Vangelo di Luca.

Sull’isola dei disperati la nuova vita di Seydou

Non ci sono dubbi nei suoi occhi, ne’ troppe parole nella sua bocca. “Quando è arrivato abbiamo fatto 13 al Totocalcio”. Il 13 è un ragazzo nero e snello di diciannove anni. Si chiama Seydou ed è approdato su un barcone in Sicilia il 4 gennaio del 2014 dopo un viaggio nel deserto cominciato in un villaggio del Senegal, “due caprette e una mucca, povertà assoluta”. Lui, quello che ha sbancato il concorso, si chiama Lillo Maggiore che con sua moglie Maria nel 2014 ha accolto in famiglia Seydou arrivato da solo su un barcone.

Le reazioni dei politici alla vergognosa “accoglienza” dei 41 bambini adottati dal Congo: chi comanda in CAI, Boschi o Della Monica?

Un’altra, estenuante, giornata di attesa per un gruppo di genitori adottivi dei bambini della Repubblica democratica del Congo, che soltanto in serata hanno, finalmente, potuto abbracciare i loro figli. All’alba di ieri, dopo un viaggio durato ventiquattr’ore, altri 41 piccoli sono sbarcati a Fiumicino da Kinshasa.

Avvenire. Il gusto perverso di alcuni funzionari pubblici ha sancito una nuova vergognosa tappa dell’affare Congo

Tutta la nostra festosa partecipazione alla gioia delle 41 coppie che da ieri mattina, dopo mesi di attese e di delusioni, possono regalare l’affetto e la stabilità di una famiglia ad altrettanti bambini che, per non averlo mai provato, ignoravano il calore di quell’abbraccio rassicurante. Tutto il nostro amaro disappunto per questa nuova, vergognosa tappa dell’affare Congo.