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Il Papa a Lesbo, l’isola prigione dei profughi…e intanto in un solo giorno sbarcano in Sicilia 138 minori soli

Dalle navi di Obama ai barconi degli scafisti: gli scogli di Francesco. Dopo il viaggio a Lampedusa dell’8 luglio 2013, Papa Francesco parte alla volta di Lesbo, l’isola-prigione dei profughi,  dove arriverà domani 16 aprile 2016. Un viaggio politico, umanitario ed ecumenico per mettere a nudo la situazione dei diritti umani che, secondo molte organizzazioni umanitarie, non sono rispettati. Papa Francesco con i due patriarchi ortodossi, ripeterà nell’isola greca  il gesto compiuto a Lampedusa: lanciare in mare una corona di fiori per rendere omaggio alle vittime delle migrazioni. A nessuno sfugge che il Mediterraneo è un gigantesco cimitero. Il patriarca Bartolomeo I e l’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Hieronimo saranno al suo fianco, ognuno a rafforzare il ruolo dell’altro.

Il giorno in cui ti chiamano e ti arriva la foto: boom tutta l’ansia dell’attesa svanisce!

Noi a febbraio siamo entrati nel terzo anno dal deposito dei documenti e finalmente è arrivata la chiamata, anche noi eravamo veramente in depressione per l’attesa…tanto da domandarci se davvero ci fossero così tanti bimbi…ma il giorno che ti chiamano e che ti arriva la foto….boom…tanto che delle lunghe file a fare i documenti, delle visite,dei corsi e dell’attesa ti sembrerà ne sia valso ogni singolo secondo… io non lo credevo possibile quando me lo dicevano, ma è andata veramente così.

Skytg24: “Famiglie punite per aver protestato contro la Cai”

“Il giorno in cui avrei abbracciato per la prima volta i miei figli, me lo sarei immaginato diverso. E invece l’ho passato al pronto soccorso del Bambin Gesù”.  A parlare è Rossella, mamma adottiva di 2 dei  51 bambini arrivati l’11 aprile 2016 dal Rdc. Rossella  racconta al microfono di Stefania Pinna di Sky tg24, l’odissea di quel giorno in cui è stata avvertita molte ore dopo dell’arrivo,  all’alba, dei suoi figli. “Siamo stati puniti per aver protestato contro la Cai? Altri genitori erano stati avvertiti molto prima”. Guarda il video dell’intervista a SKY.

Due anni di paralisi dell’adozione internazionale: più di 50 interpellanze parlamentari sull’inefficienza e sulle anomalie della Cai

Se mettessero insieme tutti i loro elettori, otterrebbero una maggioranza schiacciante, avendo dalla propria parte la stragrande maggioranza della popolazione italiana. I parlamentari che in meno di due anni si sono impegnati in modo diretto per dare una svolta positiva alla crisi delle adozioni internazionali provengono praticamente da tutte le parti politiche.

Civati (Possibile) “Renzi intervenga con iniziative urgenti fino alla rimozione dall’incarico della presidente Della Monica”

Chiediamo al  Presidente del Consiglio se sia a conoscenza dei fatti denunciati dalla Presidente della Cai e quali iniziative gravi e urgenti intenda assumere, fino alla rimozione dall’incarico della Presidente stessa”. A parlare sono Giuseppe Civati e Beatrice Brignone, deputati di Possibile facendo riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Silvia Della Monica, presidente della Cai (Commissione Adozioni internazionali) nell’intervista La Repubblica pubblicata lo scorso 06 aprile 2016 dal titolo “No a speculazioni sulla pelle dei bimbi ora le adozioni tornano a crescere”.