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Mangiare in Siria…Per Ahmad è una vittoria quotidiana

Ahmad fa il segno di vittoria. Perché in Siria è già una vittoria avere qualcosa da mettere sotto i denti  quando sei uno sfollato. Ma Ahmad tiene duro, vuole rimanere nella sua terra. Al suo fianco Ai.Bi., che ogni giorno provvede alla distribuzione di ceste alimentari. Ma per fare tutto ciò, è fondamentale il tuo aiuto. Fai un sostegno a distanza e aiuterai Ahmad a vincere la sua guerra.

Migranti, 400 somali dispersi su quattro barconi. Recuperati 6 cadaveri in un altro naufragio: salvate 116 persone, tra cui 20 donne e un bambino.

Cercavano di raggiungere l’Italia dall’Egitto ma al momento sono dispersi. E’ così appesa a un filo la vita di  oltre 400 migranti, la maggior parte dei quali somali, di cui al momento si sono perse del tutto le tracce. A darne notizia è il Mail online citando la Bbc in Arabo, che a sua volta cita media locali. Secondo il tabloid britannico la maggior parte dei migranti fuggiva da Somalia, Etiopia ed Eritrea. Secondo i media somali, una trentina di loro sarebbero stati tratti in salvo. L’ambasciatore somalo in Egitto ha detto alla Bbc in arabo che le vittime sarebbero oltre 400. Intanto sei cadaveri sono stati recuperati ieri sera, 17 aprile 2016,  su un gommone carico di migranti diretto verso l’Italia, che si trovava nel Canale di Sicilia.

Adozioni internazionali, ma come deve essere un ente serio?

Il 6 aprile 2016 Silvia Della Monica, presidente della Commissione Adozioni, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica in cui ha detto che “ci sono enti seri ed altri che hanno avuto una gestione discutibile”, ed invita le famiglie ad “affidarsi ad un ente serio”. Dichiarazioni che hanno suscitato varie reazioni e precisazioni. Come la seguente di Paola Crestani, presidente del Ciai. Riportiamo la versione integrale dell’intervista rilasciata a Vita e pubblicata il 13 aprile 2016.  

Huffington Post. La rottamazione dell’adozione internazionale tra le “magagne” del governo per cui Renzi rischia la bocciatura al referendum

Il futuro di Matteo Renzi come presidente del Consiglio – l’ha detto lo stesso premier – è legato al referendum costituzionale di ottobre 2016. Un referendum che, più che sulle riforme della Carta, si va configurando sempre più come una possibilità, per gli elettori, di esprimere un giudizio sull’operato del governo. E l’idea che Renzi possa perderlo, questo  referendum, è un’opinione che si va sempre più affermando.

Il Papa a Lesbo, l’isola prigione dei profughi…e intanto in un solo giorno sbarcano in Sicilia 138 minori soli

Dalle navi di Obama ai barconi degli scafisti: gli scogli di Francesco. Dopo il viaggio a Lampedusa dell’8 luglio 2013, Papa Francesco parte alla volta di Lesbo, l’isola-prigione dei profughi,  dove arriverà domani 16 aprile 2016. Un viaggio politico, umanitario ed ecumenico per mettere a nudo la situazione dei diritti umani che, secondo molte organizzazioni umanitarie, non sono rispettati. Papa Francesco con i due patriarchi ortodossi, ripeterà nell’isola greca  il gesto compiuto a Lampedusa: lanciare in mare una corona di fiori per rendere omaggio alle vittime delle migrazioni. A nessuno sfugge che il Mediterraneo è un gigantesco cimitero. Il patriarca Bartolomeo I e l’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Hieronimo saranno al suo fianco, ognuno a rafforzare il ruolo dell’altro.